Tritone punteggiato

Classificazione scientifica
Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Classe: Amphibia
Ordine: Urodela (Caudata)
Famiglia: Salamandridae
Genere: Lissotriton
Specie: Lissotriton vulgaris


Descrizione generale
Lissotriton vulgaris, conosciuto comunemente come tritone punteggiato o tritone comune, è uno degli anfibi urodeli più diffusi in Europa. Si caratterizza per un corpo snello e una pelle liscia o leggermente rugosa, che cambia aspetto a seconda dello stadio vitale e della stagione. Durante la fase riproduttiva i maschi sviluppano un’evidente cresta dorsale e coda compressa lateralmente, utili per le esibizioni nuziali.

Specie adattabile e di piccole dimensioni, rappresenta un elemento chiave degli ecosistemi acquatici e terrestri in cui vive, pur mostrando una certa sensibilità alle alterazioni ambientali.


Distribuzione geografica
Il tritone punteggiato è ampiamente distribuito in Europa, dal Regno Unito e dalla penisola iberica fino alla Siberia occidentale.

In Italia è presente in quasi tutte le regioni, ad eccezione delle isole maggiori, ed è più comune nelle aree collinari e pianeggianti dell’Italia settentrionale e centrale.

Popolazioni isolate possono trovarsi anche ad altitudini elevate, fino a circa 2.000 metri, soprattutto nelle Alpi e nell’Appennino.


Habitat
Specie eclettica, occupa una varietà di ambienti, tra cui foreste decidue, praterie umide, siepi e giardini.

Necessita di corpi d’acqua stagnanti o a lento corso (stagni, laghetti, canali, pozze temporanee) per la riproduzione.

Al di fuori della stagione riproduttiva conduce vita terrestre, rifugiandosi sotto tronchi marcescenti, pietre o tra la lettiera fogliare per evitare la disidratazione.

Mostra una certa tolleranza agli ambienti antropizzati, purché vi siano microhabitat umidi adeguati e assenza di inquinamento grave.


Morfologia
Aspetto generale
Dimensioni: lunghezza totale tra 6 e 11 cm, con i maschi generalmente più piccoli e snelli rispetto alle femmine.

Corpo: slanciato, con pelle liscia durante la fase acquatica e più granulosa nella fase terrestre.

Colore: dorso bruno-olivastro con piccole macchie scure irregolari; ventre giallo-arancio con numerose macchie nere.

Testa: stretta e leggermente appiattita, occhi prominenti con iride dorata.

Arti: relativamente corti e sottili, adatti sia al nuoto che al movimento terrestre.

Coda: compressa lateralmente, particolarmente nei maschi in fase riproduttiva, che presentano anche una cresta dorsale ondulata estesa fino alla coda.

Dimorfismo sessuale
Durante la stagione degli amori, i maschi sviluppano:

  • una vistosa cresta dorsale dentellata

  • una coda più colorata con un filamento terminale

  • macchie bluastre sui fianchi

  • estremità caudale incurvata lateralmente

Le femmine restano più sobrie e prive di cresta.


Alimentazione
Larve: predatrici di protozoi, piccoli crostacei, larve di zanzare e altri microinvertebrati acquatici.

Adulti terrestri: dieta composta da insetti, ragni, lombrichi, molluschi terrestri e altri piccoli invertebrati.

Adulti acquatici: durante la stagione riproduttiva cacciano prede acquatiche come larve di insetti, crostacei e plancton.

Predatore opportunista, consuma ciò che riesce a catturare nel microhabitat disponibile.


Riproduzione e sviluppo
La riproduzione avviene in acqua in primavera (da marzo a maggio).

Il maschio attira la femmina con movimenti vibranti della coda e produce un spermatoforo, che viene raccolto nella cloaca della partner.

La femmina depone tra 100 e 400 uova singole, che vengono accuratamente piegate e fissate a foglie di piante acquatiche.

Le larve schiudono in 10-20 giorni, dotate di branchie esterne piumose.

La metamorfosi avviene dopo 2-3 mesi, quando le giovani forme terrestri abbandonano l’acqua. In alcune aree fredde, la metamorfosi può essere ritardata, con larve che svernano.


Etologia
Specie prevalentemente notturna, con attività diurna limitata a periodi freschi e umidi.

Fuori dall’acqua, i tritoni conducono vita solitaria e sedentaria.

Durante la stagione umida, gli adulti possono percorrere lunghe distanze per raggiungere i siti di riproduzione.

In caso di minaccia, adottano comportamenti difensivi come l’inarcamento del corpo, il sollevamento della coda e la secrezione di sostanze irritanti dalla pelle.


Ruolo ecologico
Predatore di invertebrati terrestri e acquatici, contribuisce al controllo delle popolazioni di insetti e altri piccoli organismi.

A sua volta è preda di uccelli acquatici, mammiferi (ricci, mustelidi), rettili e pesci introdotti.

Importante bioindicatore: la sua presenza segnala la buona qualità degli habitat acquatici e terrestri.


Stato di conservazione
Lissotriton vulgaris è classificato come "Least Concern" (LC) dalla IUCN per la sua ampia distribuzione e popolazioni generalmente stabili.

Tuttavia, è minacciato localmente da:

  • bonifica e distruzione di zone umide

  • introduzione di pesci predatori e gamberi alloctoni

  • inquinamento delle acque da pesticidi e fertilizzanti

  • frammentazione degli habitat terrestri.

Protetto dalla Convenzione di Berna (Appendice III) e da legislazioni locali in molti paesi europei.


Curiosità
Il maschio in fase riproduttiva esegue una “danza della coda” per guidare la femmina verso lo spermatoforo.

Può rigenerare arti, coda e persino parte della testa, un fenomeno di grande interesse per la biologia rigenerativa.

Gli adulti hanno una ghiandola parotidea poco sviluppata, ma secernono tossine leggere che li rendono sgradevoli ai predatori.

Le larve di tritone comune sono particolarmente vulnerabili alla predazione di pesci introdotti, come la trota.

In condizioni favorevoli, gli individui possono vivere oltre 10 anni in natura, e fino a 20 anni in cattività.

 

Autore: Roberto Vatore