Classificazione scientifica
Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Classe: Amphibia
Ordine: Urodela (Caudata)
Famiglia: Salamandridae
Genere: Salamandrina
Specie: Salamandrina terdigitata
Descrizione generale
Salamandrina terdigitata, conosciuta comunemente come salamandrina dagli occhiali o salamandrina meridionale, è un piccolo anfibio endemico dell’Italia peninsulare. Si distingue per la presenza di due macchie chiare a forma di “occhiali” poste dietro agli occhi e per la colorazione ventrale vivacemente contrastante. Questa specie è l’unico rappresentante vivente del genere Salamandrina e possiede caratteristiche primitive che la rendono di notevole interesse evolutivo. È un anfibio con abitudini elusive e strettamente legato agli ecosistemi forestali.
Distribuzione geografica
Endemica dell’Italia centro-meridionale, Salamandrina terdigitata è presente dal Lazio meridionale fino alla Calabria.
Le popolazioni sono frammentate e distribuite principalmente lungo l’Appennino centro-meridionale, prediligendo aree collinari e montane comprese tra 100 e 1.300 metri di altitudine.
Non è presente nelle isole né al di fuori del territorio italiano.
Habitat
La salamandrina dagli occhiali predilige ambienti forestali umidi, come boschi di latifoglie a dominanza di querce (Quercus spp.), castagni (Castanea sativa) e faggete (Fagus sylvatica).
Richiede la presenza di corsi d’acqua puliti e ben ossigenati per la riproduzione, come ruscelli temporanei o permanenti, fossati e piccole sorgenti.
Fuori dal periodo riproduttivo conduce vita terricola, rifugiandosi sotto lettiere di foglie, tronchi caduti, pietre o nella lettiera forestale, sempre in ambienti con un alto grado di umidità.
Morfologia
Aspetto generale
Dimensioni: lunghezza totale compresa tra 7 e 10 cm, con una coda che rappresenta circa metà della lunghezza totale.
Corpo: snello e gracile, con pelle liscia e umida.
Colore: dorsale bruno scuro o nero, con due caratteristiche macchie chiare dietro gli occhi che conferiscono l’aspetto di “occhiali”. La superficie ventrale è nera con un disegno irregolare rosso-arancio vivo.
Testa: relativamente piccola, occhi prominenti con pupille tonde.
Arti: sottili e delicati, con quattro dita ben sviluppate sulle zampe anteriori e cinque sulle posteriori.
Coda: cilindrica e di lunghezza simile al corpo.
Alimentazione
Gli adulti sono predatori generalisti e opportunisti.
Si nutrono principalmente di piccoli invertebrati del suolo, tra cui:
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Collemboli
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Acari
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Piccoli molluschi (chiocciole e limacce)
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Larve e adulti di insetti come coleotteri, ditteri e formiche.
Le larve acquatiche predano microinvertebrati presenti nel film d’acqua, tra cui rotiferi, copepodi e larve di ditteri acquatici.
Riproduzione e sviluppo
La riproduzione avviene durante la stagione piovosa, tra ottobre e aprile, con un picco invernale.
I maschi raggiungono i corsi d’acqua e attendono le femmine, eseguendo danze nuziali con movimenti ondulatori e vibratori della coda.
La fecondazione è interna: il maschio depone uno spermatoforo che la femmina raccoglie con la cloaca.
La femmina depone da 30 a 60 uova in grappoli attaccati a pietre o vegetazione sommersa.
Le larve, lunghe circa 1 cm alla schiusa, sono completamente acquatiche e dotate di branchie esterne piumose.
Lo sviluppo larvale dura 3-6 mesi, al termine del quale avviene la metamorfosi in forme terrestri.
Etologia
Gli adulti sono strettamente notturni e crepuscolari, trascorrono le ore diurne nascosti sotto la lettiera o in anfratti umidi per evitare la disidratazione.
Fuori dal periodo riproduttivo sono animali solitari e territoriali.
Durante le notti piovose autunnali e primaverili possono percorrere distanze considerevoli per raggiungere i siti riproduttivi.
In caso di minaccia, sollevano e torcono il corpo per esporre la colorazione ventrale aposematica (red warning) e dissuadere i predatori.
Ruolo ecologico
Importante predatore di piccoli invertebrati del suolo, contribuisce al controllo delle popolazioni di artropodi, molluschi e annelidi.
A sua volta rappresenta una preda per uccelli, serpenti e piccoli mammiferi carnivori.
È considerata una specie bioindicatrice di ambienti forestali integri e di acque non inquinate, poiché sensibile all’alterazione degli habitat e agli inquinanti chimici.
Stato di conservazione
Classificata come “Vulnerabile” (VU) dalla Lista Rossa IUCN a causa del declino delle popolazioni.
Principali minacce:
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Distruzione e frammentazione degli habitat forestali per urbanizzazione e agricoltura intensiva
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Inquinamento dei corsi d’acqua con pesticidi e fertilizzanti
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Prosciugamento dei ruscelli per prelievi idrici o cambiamenti climatici
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Introduzione di specie alloctone, come pesci predatori nei corsi d’acqua.
È protetta dalla Direttiva Habitat (92/43/CEE) e dalla legislazione nazionale italiana.
Curiosità
La Salamandrina terdigitata è l’unico anfibio europeo con una colorazione ventrale aposematica così marcata.
Il nome “terdigitata” fa riferimento alla presenza di quattro dita negli arti anteriori, caratteristica che la distingue da altre salamandre.
Può rigenerare arti amputati e porzioni di coda.
Le larve possiedono filamenti branchiali esterni visibili e ben sviluppati che scompaiono alla metamorfosi.
Questa specie ha un antenato fossile risalente al Miocene, che testimonia un lignaggio antico e isolato all’interno dei Salamandridae.
Autore: Roberto Vatore