Salamandra tigre

Classificazione scientifica

Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Classe: Amphibia
Ordine: Urodela (Caudata)
Famiglia: Ambystomatidae
Genere: Ambystoma
Specie: Ambystoma tigrinum


Descrizione generale

Ambystoma tigrinum, noto come salamandra tigre, è uno degli anfibi più grandi e vistosi del Nord America. Deve il suo nome ai caratteristici motivi a strisce o macchie giallo-oro su fondo nero o marrone scuro.
Specie dal ciclo vitale complesso e affascinante, presenta notevoli adattamenti ecologici e una grande variabilità fenotipica, inclusa la capacità di mostrare neotenia (mantenere caratteristiche larvali anche in fase adulta).


Distribuzione geografica

  • Presente in gran parte degli Stati Uniti centrali e orientali.

  • Si estende dal Canada meridionale (Manitoba, Ontario) al Messico settentrionale.

  • Più comune nelle Grandi Pianure, nelle regioni sudorientali degli USA e nella zona dei Monti Appalachi.

  • Popolazioni isolate si trovano anche in habitat montani e desertici.


Habitat

  • Predilige praterie erbose, boschi umidi, zone agricole, deserti aridi con presenza di pozze effimere.

  • Necessita di corpi d'acqua temporanei (stagni, pozze, laghetti) per la riproduzione.

  • Da adulto terrestre, si rifugia in tane sotterranee o in anfratti umidi per evitare la disidratazione.

  • Tollera un'ampia gamma di condizioni ambientali, ma è sensibile alla perdita di habitat e all'inquinamento idrico.


Morfologia

Aspetto generale

  • Dimensioni: lunghezza totale compresa tra 20 e 36 cm, occasionalmente fino a 40 cm.

  • Corpo: robusto e massiccio, con una pelle liscia e leggermente viscida.

  • Colore: fondo nero, grigio scuro o marrone oliva, decorato da macchie o strisce irregolari gialle, dorate o crema, particolarmente evidenti negli individui giovani.

  • Testa: larga, appiattita, con occhi prominenti dotati di palpebre mobili.

  • Arti: forti e ben sviluppati, con quattro dita nelle zampe anteriori e cinque in quelle posteriori.

  • Coda: lunga e compressa lateralmente.

Neotenia

  • In alcune popolazioni (soprattutto in climi freddi o habitat permanenti), gli adulti possono mantenere caratteristiche larvali, come branchie esterne e coda più appiattita, rimanendo acquatici per tutta la vita.


Alimentazione

  • Larve: predatori attivi di zooplancton, larve di insetti acquatici, piccoli crostacei.

  • Adulti terrestri: si nutrono di insetti, lombrichi, molluschi, piccoli roditori, altri anfibi e occasionalmente di pesci.

  • Comportamento alimentare opportunista: predano quasi tutto ciò che riescono a sopraffare.

  • In condizioni di sovraffollamento, le larve possono sviluppare morfotipi cannibali, con teste più larghe e dentatura più robusta.


Riproduzione e sviluppo

  • La riproduzione avviene in acqua, all'inizio della primavera o, in zone più calde, già in inverno.

  • Corte: il maschio esegue danze nuziali e deposita uno spermatoforo che la femmina raccoglie nella cloaca.

  • Ovaie: la femmina depone da 100 a 1.000 uova gelatinose, aggregate in masse attaccate a vegetazione sommersa o fondo sabbioso.

  • Larve: emergono dopo 2-4 settimane, completamente acquatiche.

  • Metamorfosi: in condizioni normali, le larve si trasformano in adulti terrestri entro 2-5 mesi; tuttavia, la metamorfosi può essere ritardata o inibita in habitat stabili, favorendo la neotenia.


Etologia

  • Gli adulti sono notturni e solitari, trascorrono la maggior parte del tempo nascosti nel terreno.

  • Durante la stagione umida o dopo forti piogge, possono emergere per cacciare o migrare verso i siti riproduttivi.

  • In caso di minaccia, possono esibire comportamenti difensivi come gonfiarsi, emettere secrezioni cutanee tossiche e boccheggiare rumorosamente.

  • Ottimi scavatori grazie al forte muso e agli arti anteriori robusti.


Ruolo ecologico

  • Predatori importanti nel controllo delle popolazioni di invertebrati e piccoli vertebrati terrestri e acquatici.

  • Prede per numerosi carnivori, tra cui uccelli, mammiferi (procioni, mustelidi), serpenti e pesci.

  • Indicatori sensibili della qualità ambientale, in quanto dipendono sia da ambienti terrestri integri sia da acque pulite per completare il ciclo vitale.


Stato di conservazione

  • Globalmente, Ambystoma tigrinum è classificata come "Least Concern" (LC) dalla IUCN, grazie alla vasta distribuzione e alla relativa abbondanza.

  • Tuttavia, alcune popolazioni locali sono in declino a causa di:

    • Perdita di habitat (urbanizzazione, agricoltura intensiva)

    • Introduzione di specie alloctone (pesci predatori nei laghi)

    • Inquinamento chimico (pesticidi, fertilizzanti)

    • Malattie emergenti (come la ranavirus infection e la chytridiomicosi).

  • In alcune aree è sottoposta a programmi di protezione locale.


Curiosità

  • Alcuni individui neotenici sono chiamati "axolotl tigrini", sebbene il vero axolotl (Ambystoma mexicanum) sia una specie distinta.

  • Sono capaci di rigenerare parti del corpo, come arti, coda e persino porzioni di cuore e cervello.

  • Sono longevi: in natura possono vivere fino a 15 anni, mentre in cattività anche oltre 20 anni.

  • I motivi del corpo variano enormemente: nessun individuo è identico a un altro, un po' come le impronte digitali umane.

  • Gli Ambystoma sono oggetto di studio in biologia evolutiva e medicina rigenerativa, per la loro capacità di rinnovare tessuti complessi.

 

Autore: Roberto Vatore