Rana temporaria

Classificazione scientifica
Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Classe: Amphibia
Ordine: Anura
Famiglia: Ranidae
Genere: Rana
Specie: Rana temporaria


Descrizione generale
Rana temporaria, comunemente nota come rana comune o rana europea, è uno degli anfibi più diffusi e riconoscibili in Europa. Caratterizzata da un corpo slanciato e da un’eccezionale capacità di adattamento, la specie è in grado di colonizzare ambienti molto diversi, dai prati montani alle zone urbane. Il colore variabile della pelle, dal marrone al verde oliva con macchie scure irregolari, le consente di mimetizzarsi efficacemente tra la vegetazione. È famosa per i suoi comportamenti migratori stagionali verso i siti riproduttivi e per il canto gutturale dei maschi durante la stagione degli amori.


Distribuzione geografica
La Rana temporaria è distribuita in gran parte dell’Eurasia temperata:

  • Si estende dall’Irlanda e dalla penisola iberica fino alla Siberia occidentale e al Giappone settentrionale.

  • È presente in quasi tutta Europa, eccetto la maggior parte della penisola italiana meridionale, la penisola balcanica meridionale e le isole mediterranee maggiori.

  • A nord raggiunge il circolo polare artico in Scandinavia, mentre a sud è limitata da aree più aride.


Habitat
Predilige ambienti umidi come prati, boschi, paludi, torbiere e campi coltivati con presenza di stagni o corsi d’acqua.

  • Durante la stagione riproduttiva frequenta corpi d’acqua stagnanti o a debole corrente, anche temporanei.

  • Al di fuori del periodo riproduttivo, vive principalmente a terra, rifugiandosi sotto pietre, tronchi caduti o nella lettiera forestale per evitare la disidratazione.

  • Tollera anche ambienti antropizzati e può trovarsi in giardini, parchi e fossati agricoli.


Morfologia

Aspetto generale
Dimensioni: lunghezza totale di 6-10 cm, con le femmine generalmente più grandi dei maschi.
Corpo: snello, con pelle liscia o leggermente verrucosa, ricca di ghiandole mucose.
Colore: estremamente variabile; da marrone chiaro a verde oliva, con macchie scure sul dorso e una tipica banda temporale scura che attraversa l’occhio. Il ventre è chiaro, biancastro o giallastro, spesso con piccole macchie grigie.
Testa: larga e appiattita, con occhi prominenti dorati e pupilla orizzontale.
Arti: posteriori molto sviluppati, adattati al salto; dita posteriori palmate.
Coda: assente negli adulti, come in tutti gli Anuri.


Alimentazione
Gli adulti sono predatori opportunisti che si nutrono di:

  • Insetti terrestri e acquatici (coleotteri, ditteri, lepidotteri).

  • Aracnidi, lumache e lombrichi.

  • Piccoli anfibi e occasionalmente girini conspecifici in condizioni di scarsità di cibo.

Le larve (girini) sono inizialmente erbivore, nutrendosi di alghe e detriti organici, per poi diventare onnivore durante la crescita.


Riproduzione e sviluppo
La riproduzione avviene all’inizio della primavera, spesso subito dopo il disgelo.

  • Corte: i maschi afferrano le femmine con l’amplesso lombare e competono vocalmente per attrarre partner.

  • Oviposizione: la femmina depone da 1.000 a 4.000 uova in grosse masse gelatinose galleggianti.

  • Sviluppo: le uova schiudono in 2-3 settimane (a seconda della temperatura), dando origine a girini acquatici che completano la metamorfosi in 2-4 mesi.

  • Dopo la metamorfosi, i giovani rane lasciano l’acqua e iniziano una vita terrestre.


Etologia
Specie principalmente crepuscolare e notturna, sebbene possa essere attiva anche di giorno in ambienti umidi.

  • In estate, durante le ore più calde, tende a rifugiarsi in zone ombreggiate o sotterranee per evitare la disidratazione.

  • Durante la stagione riproduttiva compie migrazioni in massa verso i siti acquatici.

  • In inverno entra in ibernazione sotto terra, in crepe rocciose o nel fango di stagni.


Ruolo ecologico
Predatore chiave nella regolazione delle popolazioni di invertebrati terrestri e acquatici.

  • Preda di uccelli (aironi, cicogne), rettili (serpenti natrici), mammiferi (volpi, ricci) e pesci.

  • Indicatori ecologici: la loro presenza segnala ambienti relativamente sani, poiché la pelle permeabile li rende sensibili all’inquinamento e alle variazioni ambientali.


Stato di conservazione
Classificata come "Least Concern" (LC) dalla IUCN, grazie all’ampia distribuzione e alle popolazioni ancora numerose.
Tuttavia, alcune minacce locali includono:

  • Urbanizzazione e bonifica delle zone umide.

  • Inquinamento delle acque (pesticidi, metalli pesanti).

  • Mortalità stradale durante le migrazioni primaverili.

  • Cambiamenti climatici che alterano i regimi idrici stagionali.

In diverse regioni europee sono attivi programmi di tutela dei siti riproduttivi e di realizzazione di “passaggi per anfibi” per ridurre la mortalità stradale.


Curiosità

  • La Rana temporaria è una delle poche rane capaci di vivere in zone subartiche e di sopravvivere al congelamento corporeo grazie alla produzione di crioprotettori come il glucosio.

  • È famosa per la capacità di percorrere lunghe distanze (fino a 2 km) per tornare al sito riproduttivo natale.

  • Gli individui mostrano grande fedeltà ai siti di riproduzione (filopatria).

  • I maschi sviluppano cuscinetti nuziali scuri sulle dita durante la stagione degli amori, utili per mantenere la presa sulla femmina durante l’amplesso.

 

Autore: Roberto Vatore