Classificazione scientifica
Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Classe: Amphibia
Ordine: Anura
Famiglia: Ranidae
Genere: Rana
Specie: Rana dalmatina
Descrizione generale
Rana dalmatina, comunemente nota come rana agile, è un anfibio anuro appartenente alla famiglia Ranidae. Deve il nome comune alla sua incredibile capacità di compiere salti lunghi e rapidi, comportamento che le consente di sfuggire efficacemente ai predatori. Si distingue per il corpo slanciato, la colorazione mimetica e la linea temporale scura ben marcata che attraversa l’occhio. Specie tipica delle foreste temperate europee, è adattata a una vita prevalentemente terrestre al di fuori della stagione riproduttiva.
Distribuzione geografica
La Rana dalmatina è diffusa in gran parte dell’Europa centro-meridionale.
È presente dalla Francia sud-orientale e Penisola Iberica nord-orientale fino ai Balcani, comprendendo l’Italia peninsulare e insulare.
In Italia è diffusa soprattutto nelle regioni centro-settentrionali, ma si spinge anche verso il sud, compresi alcuni rilievi montuosi della Calabria. Assente in gran parte della Pianura Padana centro-orientale e nelle aree più aride e costiere.
Habitat
Predilige ambienti forestali decidui e misti, con densa copertura di sottobosco e presenza di corpi d’acqua temporanei o permanenti per la riproduzione.
Si rinviene anche in prati, radure e giardini prossimi a boschi umidi. È tollerante verso habitat modificati dall’uomo, purché vi sia sufficiente copertura vegetale e assenza di inquinamento idrico.
Durante la fase terrestre frequenta suoli soffici e letti di foglie dove può rifugiarsi.
Morfologia
Aspetto generale
Dimensioni: lunghezza totale tra 5 e 8 cm nei maschi; le femmine sono più grandi e possono raggiungere i 9 cm.
Corpo: slanciato e agile, con pelle liscia e leggermente umida.
Colore: tonalità variabile dal bruno chiaro al beige con sfumature rossicce o olivastre; ventre chiaro, spesso biancastro.
Testa: allungata, con occhi grandi e prominenti, pupilla orizzontale e iride dorata. Una marcata striscia scura si estende dal muso all’area timpanica.
Arti: posteriori lunghi e potenti, adatti a salti considerevoli; anteriori più gracili ma robusti.
Coda: assente allo stadio adulto.
Alimentazione
Le larve (girini) si nutrono di alghe, detriti organici e piccoli organismi acquatici, svolgendo un ruolo importante nella filtrazione delle acque.
Gli adulti sono predatori opportunisti che catturano insetti, aracnidi, lombrichi e altri piccoli invertebrati terrestri. Si servono della lingua vischiosa protrattile per catturare le prede.
Riproduzione e sviluppo
La riproduzione avviene in acqua all’inizio della primavera, talvolta già a fine inverno nelle regioni più miti.
Durante il periodo riproduttivo, i maschi emettono richiami caratteristici a basso volume (ronzii o “clac-clac” sommessi), solitamente durante la notte.
La fecondazione è esterna: il maschio abbraccia la femmina in amplexus e le uova vengono fecondate man mano che vengono deposte.
La femmina può deporre fino a 2.000 uova in masse gelatinose, ancorate a rami sommersi o vegetazione acquatica.
I girini schiudono dopo circa 10-20 giorni, in funzione della temperatura dell’acqua. La metamorfosi completa avviene dopo 2-3 mesi, quando i giovani abbandonano l’acqua per la vita terrestre.
Etologia
Gli adulti sono animali crepuscolari e notturni, trascorrono la giornata nascosti sotto letti di foglie, tronchi o pietre.
Sono estremamente rapidi e schivi, difficili da osservare per via dei salti lunghi fino a 2 metri, che li rendono tra le rane europee più agili.
Durante la stagione secca o nei periodi freddi vanno in estivazione o ibernazione in rifugi sotterranei, sfruttando anfratti naturali o tane di piccoli mammiferi.
Ruolo ecologico
La Rana dalmatina è un predatore fondamentale di invertebrati, contribuendo al controllo di popolazioni di insetti, inclusi molti potenziali dannosi per l’agricoltura.
È preda di uccelli (aironi, corvidi), rettili (serpenti) e mammiferi carnivori (volpi, mustelidi).
Indicatori biologici preziosi per valutare la qualità degli ecosistemi forestali e dei corpi idrici.
Stato di conservazione
Globalmente classificata come “Least Concern” (LC) dalla IUCN per la sua ampia distribuzione e le popolazioni relativamente stabili.
Tuttavia, in alcune aree subisce minacce dovute a:
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Distruzione e frammentazione dell’habitat boschivo
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Inquinamento dei siti riproduttivi
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Prosciugamento dei piccoli corpi d’acqua
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Investimenti stradali durante le migrazioni riproduttive
In diversi paesi europei è specie protetta a livello locale e comunitario.
Curiosità
Il nome “rana agile” deriva dalla sua capacità di effettuare salti eccezionali, anche 10 volte superiori alla lunghezza del corpo.
A differenza di molte altre rane, emette vocalizzi molto discreti, tanto da passare spesso inosservata durante la riproduzione.
È una delle prime rane ad attivarsi dopo l’inverno, talvolta visibile già a febbraio in annate particolarmente miti.
I giovani appena metamorfosati sono estremamente vulnerabili alla predazione e alla disidratazione.
Autore: Roberto Vatore