Classificazione scientifica
Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Classe: Amphibia
Ordine: Anura
Famiglia: Hylidae
Genere: Hyla
Specie: Hyla sarda
Descrizione generale
Hyla sarda, comunemente conosciuta come raganella sarda, è un piccolo anfibio anuro endemico dell’area mediterranea occidentale. Si distingue per il corpo slanciato, la pelle liscia e la colorazione verde brillante che la rende facilmente riconoscibile tra la vegetazione. Questa specie ha sviluppato straordinarie capacità adattative agli habitat costieri e insulari ed è dotata di un notevole mimetismo cromatico, che le consente di variare leggermente la tonalità cutanea.
Distribuzione geografica
La raganella sarda è endemica della Sardegna, della Corsica e di alcune isole minori dell’arcipelago toscano e della Liguria.
È presente anche sull’Isola d’Elba, Capraia e in alcune aree costiere della Toscana meridionale e della Liguria orientale.
La sua distribuzione è frammentata ma relativamente stabile, con popolazioni dense nelle aree umide costiere.
Habitat
Predilige ambienti umidi come stagni, paludi costiere, canneti, risaie e margini di corsi d’acqua.
Si trova anche in ambienti secondari come giardini, uliveti e siepi, purché vi siano pozze o fonti d’acqua stagnante per la riproduzione.
È fortemente legata ad habitat con abbondante vegetazione riparia, che utilizza sia come rifugio sia come area di caccia.
Morfologia
Aspetto generale
Dimensioni: lunghezza totale variabile tra 3 e 5 cm, con le femmine leggermente più grandi dei maschi.
Corpo: esile e leggero, con una pelle liscia e brillante.
Colore: prevalentemente verde chiaro o verde oliva, ma può assumere tonalità più grigiastre o brunastre a seconda della temperatura e dell’umidità. La superficie ventrale è biancastra.
Testa: larga con muso arrotondato e occhi grandi, dorati con pupille orizzontali.
Arti: lunghi e sottili, dotati di ventose adesive alle estremità delle dita, adattamento fondamentale per arrampicarsi sulle superfici lisce.
Coda: assente negli adulti, presente come struttura temporanea nelle larve.
Alimentazione
Le larve si nutrono principalmente di alghe, detriti organici e microorganismi presenti nelle acque stagnanti.
Gli adulti sono predatori insettivori, attivi soprattutto al crepuscolo e di notte, quando cacciano piccoli insetti, aracnidi e altri invertebrati.
La tecnica di caccia consiste in agguati rapidi grazie a salti e alla lingua vischiosa protrusibile.
Riproduzione e sviluppo
La riproduzione avviene in primavera ed estate, solitamente tra marzo e luglio, in funzione delle condizioni climatiche locali.
Durante la stagione riproduttiva i maschi emettono un canto caratteristico e melodioso per attirare le femmine, spesso formando cori notturni nei pressi delle raccolte d’acqua.
La femmina depone diverse centinaia di uova gelatinose in piccoli ammassi attaccati a piante acquatiche o sommersi sul fondo.
Le larve, completamente acquatiche, si sviluppano in circa 6-8 settimane, metamorfosandosi in giovani rane che abbandonano l’acqua per la vita terrestre.
Etologia
Specie prevalentemente notturna e crepuscolare, durante il giorno si rifugia tra la vegetazione densa per sfuggire ai predatori e limitare la perdita di umidità.
È un’ottima arrampicatrice grazie ai dischi adesivi sui polpastrelli e può spostarsi agilmente anche su superfici verticali o lisce.
I maschi mostrano territorialità durante la stagione degli amori, difendendo piccole aree di canto.
Ruolo ecologico
Hyla sarda svolge un ruolo importante nel controllo delle popolazioni di insetti, in particolare di zanzare e altri piccoli invertebrati.
È una preda per numerosi uccelli (aironi, gufi), serpenti e piccoli mammiferi carnivori.
Come tutti gli anfibi, rappresenta un bioindicatore sensibile della qualità degli ecosistemi umidi, in quanto vulnerabile all’inquinamento e ai cambiamenti ambientali.
Stato di conservazione
La specie è classificata come “Least Concern” (LC) dalla IUCN, grazie alla sua distribuzione relativamente ampia e alle popolazioni numerose.
Tuttavia, risulta minacciata localmente da:
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Distruzione e frammentazione degli habitat umidi (urbanizzazione, bonifiche agricole)
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Inquinamento delle acque con pesticidi e fertilizzanti
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Introduzione di pesci predatori nei piccoli stagni riproduttivi.
In diverse aree protette, la specie beneficia di interventi di conservazione e tutela.
Curiosità
Il canto del maschio di Hyla sarda è un caratteristico “trillio” che può essere udito a grande distanza nelle notti primaverili.
Possiede la capacità di modificare parzialmente la colorazione cutanea, sebbene non raggiunga la versatilità cromatica di un camaleonte.
Può sopravvivere a brevi periodi di siccità grazie a comportamenti di estivazione, rifugiandosi sotto pietre o tronchi per limitare la perdita d’acqua.
Il nome “raganella” deriva dalla somiglianza del canto con quello di un piccolo raganello di metallo usato un tempo come strumento musicale.
Autore: Roberto Vatore