Risultati immagini per Hippopotamus amphibius

Sapevate che esiste un mammifero dalle ragguardevoli dimensioni, e che noi tutti conosciamo molto bene, capace di secernere dal proprio corpo un liquido oleoso simile al nostro sudore di colore rosa o addirittura rosso vivo? Ebbene questa peculiarità è tipica dell’ippopotamo, Hippopotamus amphibius (membro della famiglia Hippopotamidae), la cui pelle nonostante sia molto spessa (da 3 a 5 cm), non sopporta il disseccamento e lo costringe pertanto a trascorrere gran parte delle giornate parzialmente o totalmente immerso nell’acqua dei fiumi, laghi e paludi dell’Africa sub-sahariana.

A causa della presenza sul loro corpo di uno strato corneo protettivo molto sottile e per di più privo di ghiandole sebacee che possano secernere sostanze utili ad isolare la delicata pelle dai raggi solari, e per evitare tale disseccamento, gli esemplari di questa specie perdono molta acqua per evaporazione con conseguente dispersione del calore in eccesso. Inoltre gli ippopotami sono dotati di alcune ghiandole cutanee che rilasciano questo particolare liquido oleoso di composizione alcalina e ricco di sali minerali che, nel riflettere la luce del sole, appare ai nostri occhi di colore rossastro dando l’impressione come se il corpo dell’animale fosse completamente ricoperto di sangue. Molto spesso però lo sono per davvero a seguito di scontri cruenti e feroci tra individui maschi per contendersi il dominio di un gruppo, generalmente composto da 10-15 esemplari, e per la difesa del territorio, sfoderando come armi i loro aguzzi e possenti canini, accompagnati da un’enorme apertura di bocca di circa 1,2 m.

In definitiva, questa particolare secrezione oleosa, da cui il titolo per questo breve e curioso trafiletto, funge anche da schermo contro la disidratazione quando gli individui non si trovano immersi in acqua; alcuni esperti ritengono addirittura che abbia anche una importante funzione cicatrizzante.