Zoologia dalla L alla N

L

Labirintodonte: gruppo di Anfibi del Paleozoico che contiene i temnospondili e gli antracosauri.
Labium: il labbro inferiore degli insetti formato dalla fusione del secondo paio di mascelle.
Labrum: il labbro superiore di insetti e crostacei situato al di sopra o di fronte alle mandibole; si riferisce anche al margine esterno della conchiglia dei gasteropodi.
Lacerazione pedale: modalità di riproduzione asessuale riscontrabile negli anemoni di mare; forma di scissione.
Lamarckismo: secondo la formulazione di Jean-Baptiste de Lamarck, ipotesi di evoluzione per acquisizione, nel corso della vita di un organismo di caratteristiche che vengono trasmesse alla progenie.
Lamella: una delle due lamine che formano la branchia di un mollusco bivalve. Uno dei sottili strati di osso depositati concentricamente intorno al canale degli osteoni (sistemi di Havers). Qualsiasi struttura sottile, laminare.
Lanterna d’Aristotele: apparato masticatore di alcuni ricci di mare.
Larva: uno stadio immaturo molto differente dall’adulto.
Laterale: di o riguardante il fianco di un animale; un animale bilaterale ha due lati.
Legge biogenetica: asserzione dell’esistenza di una caratteristica relazione fra ontogenesi e filogenesi. Ne sono esempi la legge di Haeckel sulla ricapitolazione e la legge di Von Baer secondo la quale caratteristiche generali (quali quelle condivise da molte specie) compaiano prima nell’ontogenesi rispetto a caratteristiche più particolari; nessuna di queste leggi può essere considerata universalmente vera.
Lek: un’area dove gli animali si riuniscono per manifestazioni comuni di corteggiamento e per l’accoppiamento.
Lemnisco: ciascuna delle due introflessioni dell’epidermide nella regione del collo degli Acanthocephala che agisce nel controllo dei fluidi per la protusione e l’invaginazione della proboscide.
Lepidosauri: linea filetica di rettili diapsidi apparsi nel Permiano e che comprende gli attuali serpenti, lacertili, anfisbenidi e tuatara e gli estinti ittiosauri.
Leptocefalo: larva migratrice delle anguille europee e atlantiche, trasparente e fogliacea.
Linfa: il fluido interstiziale (intercellulare) del corpo; anche, il fluido nello spazio linfatico.
Lobopodio: pseudopodio arrotondato (non appuntito), simile a un lobo.
Lofoforo: cresta o braccio dotato di tentacoli nel cui interno vi è un’estensione della cavità celomatica, nei lofoforati (ectoprocti, brachiopodi e foronidi).
Lorica: copertura secreta protettiva come nel phylum Loricifera.

 

M

Macroevoluzione: cambiamenti evolutivi su larga scala, dall’origine di un nuovo piano strutturale alle tendenze evolutive, dalla radiazione adattativa all’estinzione di massa.

Macrogamete: il più grande fra i due tipi di gameti presenti in un organismo eterogametico, considerato il gamete femminile.

Macronucleo: il più grande dei due tipi di nuclei presenti nei protozoi ciliati; controlla tutte le funzioni cellulari a eccezione della riproduzione.

Madreperla: strato interno traslucido della conchiglia dei molluschi, secreto dall’epitelio del mantello. 

Madreporite: piastra cribrosa che consente l’ingresso dell’acqua nel sistema acquifero degli echinodermi.

Malacostraco: qualsiasi membro della classe Malacostraca dei crostacei, che comprende sia forme acquatiche sia terrestri di granchi, aragoste, gamberi, porcellini di terra, pulci della sabbia e altri ancora.

Malaria: malattia caratterizzata da periodici brividi di freddo, febbre, anemia e altri sintomi; è causata da Plasmodium spp.

Mantello: estensione molle della parete corporea di alcuni invertebrati, per esempio nei brachiopodi e molluschi, che di solito secerne una conchiglia; sottile parete corporea dei tunicati.

Manubrio: la porzione in rilievo della parte orale che circonda la bocca delle meduse; cono orale; presterno o parte anteriore dello sterno; il processo a forma di bastone del martello nell’orecchio (mammiferi).

Marsupiale: rappresentante dei mammiferi con marsupio della sottoclasse Metatheria.

Mascella: l’insieme delle ossa mascellari superiori dei vertebrati; appendice cefalica degli artropodi.

Massillipede: nei crostacei, una delle coppie di appendici localizzate subito dopo le mascelle; un’appendice toracica che fa parte funzionalmente dell’apparato boccale.

Mastax: struttura faringea atta a triturare dei rotiferi.

Matrice: la sostanza intercellulare di un tessuto o la parte di un tessuto in cui si trova un organo o in cui avviene un determinato processo.

Mediano: situato o che si trova nel mezzo.

Medulla: la parte più interna di un organo, in contrapposizione alla corteccia o porzione esterna. Anche, il romboencefalo.

Medusa: lo stadio adulto liberamente natante nel ciclo vitale degli cnidari.

Meiosi: cambiamenti nucleari per mezzo dei quali i cromosomi vengono ridotti dal numero diploide a quello aploide; negli animali, di solito avviene durante le ultime due divisioni nel processo di formazione di uova o spermatozooi.

Meiosi gametica: meiosi che avviene durante la formazione dei gameti, come nell’uomo e in altri metazoi.

Meiosi intermedia: meiosi che non avviene ne durante la formazione dei gameti ne immediatamente dopo la formazione dello zigote, dando come risultato una generazione diploide e una generazione aploide, come si osserva nei protozoi foraminiferi.

Meiosi zigotica: meiosi che avviene durante le prime divisioni dello zigote; quindi tutti gli stadi del ciclo vitale, a eccezione dello zigote, sono aploidi.

Melanina: pigmento nero o marrone scuro che si trova in strutture vegetali e animali.

Membrana ondulante: struttura membranosa unita a un flagello in alcuni protozoi; in altri protozoi può essere formata da ciglia fuse.

Membrana plasmatica: struttura protoplasmatica vivente, esterna e delimitante che agisce per regolare lo scambio di nutrienti attraverso la superficie cellulare.

Membranella: struttura membranacea sottile; può essere formata da ciglia fuse.

Merozoite: trofozoite molto piccolo, che si ottiene al completamento della citochinesi nella scissione multipla dei protozoi.

Mesenchima: tessuto connettivo embrionale; cellule irregolari o amebocitiche spesso immerse in una matrice gelatinosa.

Mesocele: compartimento celomatico mediano di alcuni deuterostomi; anteriore nei lofoforati, corrisponde all’idrocele degli echinodermi.

Mesoderma: il terzo foglietto embrionale che si forma nella gastrula fra l’ectoderma e l’endoderma; da origine al tessuto connettivo, ai muscoli, ai sistemi urogenitali e vascolari e al peritoneo.

Mesoglea: lo strato di materiale gelatinoso o adesivo fra l’epidermide e la gastrodermide negli cnidari e negli ctenofori; si può anche riferire alla matrice gelatinosa fra gli strati epiteliali delle spugne.

Mesoilo: matrice gelatinosa che circonda le cellule delle spugne; mesoglea, mesenchima.

Mesonefro: la porzione mediana delle tre parti che compongono il rene embrionale dei vertebrati. Rene funzionale dei pesci e anfibi; il suo dotto collettore è il dotto di Wolff. Aggettivo: mesonefrico. Mesosoma: la porzione del corpo dei lofoforati e di alcuni deuterostomi che contiene il mesocele.

Metacele: compartimento celomatico posteriore di alcuni deuterostomi lofoforati; corrisponde al somatocele degli echinodermi.

Metacercaria: forma giovanile dei trematodi (cercaria) che ha perso la coda e si si è incistata.

Metameria: condizione degli animali formati da parti ripetute in serie (metameri); segmentazione seriale.

Metamero: unità del corpo ripetuta lungo l’asse longitudinale di un animale, un somite o segmento.

Metamorfosi: drastico cambiamento nella forma durante lo sviluppo postembrionale; per esempio da girino a rana o da larva a insetto adulto.

Metanefridio: un tipo di nefridio tubulare con un’apertura terminale interna che drena dal celoma e un’apertura terminale esterna che scarica verso l’esterno.

Metasoma: la porzione del corpo dei lofoforati e di alcuni deuterostomi che contiene il metacele.

Metazoa: animali multicellulari.

Metodo comparativo: utilizzo dei modelli di similarità e dissimilarità fra specie o popolazioni per inferirne le relazioni filogenetiche; uso della filogenesi per esaminare processi evolutivi e storia di un determinato gruppo.

Metodo ipotetico deduttivo: la procedura centrale della ricerca scientifica secondo la quale viene formulato un postulato per spiegare un fenomeno naturale e successivamente questo viene sottoposto a osservazioni e verifiche sperimentali che potenzialmente potrebbero sconfessare il postulato stesso.

Metodo sperimentale: una procedura generale utilizzata per testare delle ipotesi predicendo in che modo un sistema biologico risponderà a un disturbo indotto in condizioni controllate e successivamente confrontando i risultati osservati con quelli attesi.

Microevoluzione: cambiamento nel pool genico di una popolazione nel corso delle generazioni.

Microfilaria: forma giovanile parzialmente sviluppata partorita viva (attiva) dalle filarie (Nematodi).

Microgamete: il più piccolo fra i due tipi di gameti negli organismi eterogametici, considerato il gamete maschile.

Micron: un millesimo di millimetro. Ora largamente rimpiazzato da micrometro (µm).

Micronema: una delle strutture del complesso apicale nel phylum Apicomplexa, sottile e allungata verso l’estremità anteriore e ritenuta funzionale alla penetrazione nella cellula ospite.

Micronucleo: piccolo nucleo presente nei protozoi ciliati; controlla le funzioni riproduttive di questi organismi.

Microtrico: (vedi microvillo).

Microtubulo: lungo elemento citoscheletrico tubulare con un diametro esterno di 20- 27 nm. I microtubuli influiscono sulla forma delle cellule e svolgono un ruolo importante durante la divisione cellulare.

Microvillo: piccola proiezione citoplasmatica cilindrica delle cellule epiteliali; i microvilli formano il bordo a spazzola di numerosi tipi di cellule epiteliali. Anche, microvilli con una struttura inusuale coprono la superficie del tegumento dei cestodi (detti anche microtrichi).

Miocita: cellula contrattile (pinacocita) delle spugne.

Miofibrilla: un filamento contrattile all’interno del muscolo o della fibra muscolare.

Miomero: un segmento muscolare della muscolatura segmentale del tronco.

Miotomo: un segmento di muscolatura volontaria dei cefalocordati e dei vertebrati; quella parte di un somite destinata a formare la muscolatura; gruppo muscolare innervato da un singolo nervo spinale.

Miracidio: un minuto stadio larvale ciliato nel ciclo biologico dei trematodi.

Mitocondrio: organello cellulare in cui avviene il metabolismo aerobico.

Mitosi: divisione nucleare in cui vi è un’uguale divisione, qualitativa e quantitativa, del materiale cromosomico fra i due nuclei risultanti; divisione cellulare ordinaria (indiretta).

Mittico: proprio delle uova aploidi dei rotiferi o delle femmine che producono questo tipo di uova.

Moltiplicazione delle specie: teoria darwiniana secondo la quale l’evoluzione genera nuove specie mediante ramificazione di linee evolutive derivanti da un antenato comune.

Monofilia: la condizione di un taxon o di un altro gruppo di organismi che include l’antenato comune più recente dell’intero gruppo e tutti i suoi discendenti. Agg. monofiletico.

Monogamia: condizione secondo la quale si ha un solo compagno in un determinato momento. Agg.monogamo.

Monoico: presenza nello stesso organismo di gonadi maschili e femminili;ermafroditismo.

Monotremi: mammiferi che depongono uova; ordine Monotremata.

Morfogenesi: sviluppo delle caratteristiche strutturali di un organismo; formazione e differenziazione di tessuti e organi.

Morfologia: la scienza della struttura. Comprende la citologia,lo studio della struttura cellulare, l’istologia,lo studio della struttura tissutale e l’anatomia, lo studio della struttura complessiva di un organismo.

Morfologia comparata: studio della forma degli organismi e della sua variazione all’interno e fra specie affini per rivelarne omologie fra caratteri.

Muco: secrezione viscida, mucillaginosa ricca di mucine prodotta da cellule secernenti quali quelle delle membrane mucose. Aggettivo mucoso.

Mutazione: un cambiamento stabile e improvviso di un gene; modificazione ereditabile di un carattere.

Mutualismo: un tipo di interazione in cui due specie differenti traggono beneficio dall’associarsi e in cui l’associazione è indispensabile per entrambe le specie; spesso simbiotica.

 

N

Narice: apertura interna ed esterna della cavità nasale sul capo dei vertebrati.

Nauplius: stadio larvale microscopico, liberamente natante di alcuni crostacei, con tre paia di appendici (antennule, antenne e mandibole) e un occhio mediano. Caratteristico di ostracodi, copepodi, cirripedi e alcuni altri ancora.

Necton: termine che indica organismi capaci di nuoto attivo, essenzialmente indipendenti dall’azione delle onde e delle correnti. Si contrappone a plancton.

Nefridio: ciascuno dei tubuli escretori pari disposti in maniera segmentale in molti invertebrati, specialmente negli anellidi. In senso più ampio, qualsiasi tubulo specializzato nell’escrezione e/o osmoregolazione; con un’apertura esterna e con o senza apertura interna.

Nefrone: unità funzionale della struttura del rene dei vertebrati, composto da una capsula di Bowman, un glomerulo in essa racchiuso e l’annesso tubulo urinario.

Nefrostoma: apertura ciliata, imbutiforme di un nefridio.

Nematociste: organello urticante degli cnidari.

Neo-darwinismo: una versione modificata della teoria evoluzionistica di Darwin che elimina gli elementi della ereditarietà lamarckiana dei caratteri acquisiti e la pangenesi presenti nella formulazione di Darwin; questa teoria fu proposta inizialmente da August Weissmann alla fine del XIX secolo e, dopo aver incorporato i princìpi di genetica Mendeliana, è divenuta la versione attualmente più accreditata della teoria evoluzionistica di Darwin.

Neopterigio: rappresentante di un ampio gruppo di pesci ossei che comprende la maggior parte dei pesci attuali.

Neotenia: un processo evolutivo grazie al quale lo sviluppo dell’organismo viene ritardato rispetto alla sua maturazione sessuale; genera una discendenza che raggiunge la maturità sessuale mantenendo le caratteristiche morfologiche dello stadio pre-adulto o larvale dell’antenato.

Neuromasto: gruppo di cellule sensoriali poste sopra o in prossimità della superficie di pesci o anfibi che risulta sensibile a stimoli di vibrazione e di corrente d’acqua.

Neurone: cellula nervosa.

Neuropodio: negli anellidi policheti, lobo ventrale di un parapodio.

Nevroglia: tessuto che sostiene e riempie gli spazi fra le cellule nervose del sistema nervoso centrale.

Nicchia: il ruolo di un organismo in una comunità ecologica; la sua particolare modalità di vita e le sue relazioni con altri fattori biotici e abiotici.

Ninfa: uno stadio immaturo (dopo la schiusa) degli insetti emimetaboli che mancano di uno stadio pupale.

Nome specifico: la seconda parola, in minuscolo, nella nomenclatura binomia delle specie. È di solito un’aggettivazione della prima parola, che identifica il genere al cui interno si trova quella data specie.

Nomenclatura binomia: il sistema linneano di denominazione delle specie in cui la prima parola è il nome del genere (prima lettera maiuscola) e la seconda parola è il nome specifico (in minuscolo), di solito un’aggettivazione del nome generico. Entrambi i termini vanno scritti in corsivo.

Notocorda: un cordone cellulare allungato, racchiuso in una guaina, che forma l’asse scheletrico primitivo degli embrioni dei cordati e dei cefalocordati adulti.

Notopodio: negli anellidi policheti, lobo dorsale di un parapodio.

Nucleo: negli eucarioti, l’organello che contiene la cromatina e che è avvolto da una doppia membrana (membrana nucleare).

Nucleolo: un corpo intensamente colorato all’interno del nucleo della cellula e che contiene RNA;i nucleoli sono porzioni specializzate di determinati cromosomi che portano copie multiple dell’informazioni necessarie a sintetizzare l’RNA ribosomiale.

Nucleoplasma: protoplasma del nucelo, distinto dal citoplasma.

Nutrizione autotrofa: tipo di nutrizione caratterizzato dalla capacità di utilizzare sostanze inorganiche semplici per la sintesi di composti organici più complessi, come accade nelle piante verdi e alcuni batteri.

Nutrizione olofitica: si ritrova nelle piante verdi e in certi protozoi e coinvolge la sintesi dei carboidrati da CO2 e acqua in presenza di luce,clorofilla e determinati enzimi.

Nutrizione olozoica: tipo di nutrizione che prevede l’ingestione di liquido o di particelle alimentari solide organiche.

Nutrizione saprozoica: tipo di nutrizione animale basata sull’assorbimento di sali dissolti e di nutrienti organici semplici presenti nel mezzo ambiente; si riferisce anche al nutrirsi di materiale in decomposizione.