Classificazione scientifica
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Regno: Animalia
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Phylum: Arthropoda
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Classe: Insecta
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Ordine: Lepidoptera
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Famiglia: Tortricidae
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Sottofamiglia: Tortricinae
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Tribù: Archipini
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Genere: Cacoecimorpha
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Specie: Cacoecimorpha pronubana (Hübner, 1799)
Descrizione generale
Cacoecimorpha pronubana, comunemente nota come tortrice mediterranea, è un lepidottero della famiglia Tortricidae, ampiamente diffuso nell’area mediterranea e in altre regioni temperate e subtropicali. Si tratta di una specie polifaga, capace di attaccare una vasta gamma di piante coltivate e ornamentali, inclusi agrumi, olivo, vite e diverse ornamentali da serra. È considerata insetto fitofago di interesse agricolo e vivaistico, soprattutto in climi caldi.
Distribuzione e Habitat
Distribuzione geografica
Originaria dell’Europa meridionale, la specie si è ampiamente diffusa in:
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Europa mediterranea e occidentale
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Medio Oriente e Asia centrale
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Africa settentrionale
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Isole Canarie e Azzorre
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Nord e Sud America (introdotta accidentalmente)
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Oceania (Australia e Nuova Zelanda)
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Zone temperate e subtropicali globali
Habitat preferito
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Frutteti (soprattutto agrumi, drupacee e vite)
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Orti e coltivazioni orticole
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Serre e vivai
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Giardini urbani e parchi ornamentali
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Macchia mediterranea e ambienti collinari
Preferisce climi miti e secchi, con buona esposizione solare.
Caratteristiche Morfologiche
Adulto
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Apertura alare: 16–22 mm
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Ali anteriori: color arancio-brunastro, con bande oblique più scure e bordi ondulati
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Ali posteriori: più chiare, giallo-arancio, talvolta con riflessi rosati
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Dimorfismo sessuale: i maschi sono generalmente più piccoli e con ali leggermente più strette
Uovo
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Discoide, di colore biancastro-giallo pallido
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Deposto in piccoli gruppi sovrapposti sulla pagina superiore delle foglie
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Schiude in 6–10 giorni
Larva (bruco)
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Lunghezza: fino a 20 mm
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Corpo verde giallastro, talvolta con riflessi rosati
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Capsula cefalica marrone-nerastra
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Ricoperta da peli fini e corti
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Si ripara tra le foglie arrotolate, legate con fili sericei
Crisalide
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Marrone-rossastra, liscia
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Protetta all’interno di un bozzolo sericeo tra le foglie o in anfratti
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Lo stadio pupale dura 10–15 giorni (più lungo se in diapausa)
Comportamento e Abitudini
Attività
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Specie polivoltina, molto attiva nei mesi caldi
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Gli adulti volano soprattutto al crepuscolo e di notte
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I bruchi sono attivi di giorno ma nascosti tra le foglie arrotolate
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In ambienti protetti può essere attiva tutto l’anno
Comportamento trofico
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Le larve arrotolano le foglie delle piante ospiti per nutrirsi e proteggersi
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In caso di forte infestazione possono anche attaccare frutti giovani, germogli e boccioli floreali
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Gli adulti non si nutrono o lo fanno in modo marginale
Alimentazione
Piante ospiti principali (oltre 200 specie)
Colture agrarie:
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Agrumi (Citrus spp.)
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Vite (Vitis vinifera)
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Melo, pero, pesco, albicocco, susino
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Olivo (Olea europaea)
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Fragola, lattuga, cavolfiore
Ornamentali:
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Geranio, pelargonio
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Fucsia, begonia, rose
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Camelia, gardenia, hibiscus
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Ligustro, pittosporo, evonimo
La larva è altamente polifaga, con preferenza per tessuti teneri e giovani.
Riproduzione e Ciclo Vitale
Accoppiamento
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Gli adulti si accoppiano subito dopo lo sfarfallamento
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Le femmine emettono feromoni per attrarre i maschi
Oviposizione
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Le uova vengono deposte in gruppi compatti (fino a 100), sulla pagina superiore delle foglie
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La femmina può deporre 300–400 uova durante la vita
Larva
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Attiva da marzo/aprile fino a ottobre/novembre, a seconda della zona
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Completa 5 stadi larvali in 3–5 settimane
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Le larve mature abbandonano il nido per impuparsi
Crisalide e svernamento
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Sverna come crisalide in luoghi riparati (corteccia, anfratti, serre, detriti)
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In ambienti protetti può mantenere una attività continua senza vera diapausa
Generazioni annuali
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3–4 generazioni/anno nelle regioni mediterranee
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In serra o in climi subtropicali: fino a 6 generazioni
Ruolo Ecologico
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Specie importante per lo studio del polifagismo nei lepidotteri tortricidi
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Preda per:
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Uccelli insettivori
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Ragni
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Imenotteri e ditteri parassitoidi
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Attira predatori naturali nelle colture (può agire da prey base)
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In condizioni controllate, funge da organismo modello per la ricerca in ecofisiologia e lotta integrata
Impatto Agrario e Fitopatologico
Danni diretti
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Defogliazione parziale o completa di piante giovani
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Perforazione e deformazione di frutti, germogli e fiori
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In agrumi e vite, le larve possono causare aborti fiorali e calo produttivo
Danni indiretti
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Indebolimento generale della pianta
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Favorisce l’ingresso di patogeni fungini e batterici attraverso i tessuti danneggiati
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Impatto estetico rilevante su piante ornamentali e da vivaio
Controllo e Conservazione
Controllo biologico
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Parassitoidi naturali: Trichogramma spp., Apanteles spp., Chelonus
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Insetti predatori: coccinellidi, crisopidi
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Nematodi entomopatogeni (su larve e pupe)
Controllo microbiologico
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Bacillus thuringiensis var. kurstaki: efficace sulle larve giovani
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Virus della granulosi: sperimentale
Controllo chimico
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Insetticidi selettivi (in orticoltura e floricoltura) su giovani larve
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Monitoraggio tramite trappole a feromoni
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Trattamenti mirati in fase precoce (uova – I stadio)
Conservazione
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Non è specie protetta né minacciata
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In contesti naturali svolge comunque un ruolo nel mantenimento delle reti trofiche
Curiosità
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Il nome Cacoecimorpha deriva dal greco “kakos” (cattivo) e “eikos” (simile): “di aspetto sgradevole”, in riferimento alla colorazione non appariscente delle pupe
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È una delle specie di tortricidi più resistenti e adattabili ai climi artificiali (serre)
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I feromoni sessuali sintetici sono usati anche a scopo di confusione sessuale in agricoltura integrata
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Le larve si muovono con movimenti lenti ma precisi, restando sempre protette da nidi fogliari
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I bozzoli pupali possono essere visibili anche su frutti e involucri vegetali venduti
Autore: Roberto Vatore