Classificazione scientifica
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Regno: Animalia
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Phylum: Chordata
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Classe: Mammalia
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Ordine: Primates
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Famiglia: Callitrichidae
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Genere: Saguinus
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Specie: Saguinus geoffroyi (Pucheran, 1845)
Descrizione generale
Il Saguinus geoffroyi è un piccolo primate neotropicale appartenente alla famiglia dei Callitrichidi. È uno dei tamarini più riconoscibili grazie al caratteristico mantello bicolore, con corpo marrone-nero e viso nudo di colore nero. Si distingue per il ciuffo bianco sui lati della testa e la nuca rossastra. Vive in piccoli gruppi familiari e mostra un comportamento cooperativo, con cure parentali condivise tra più membri del gruppo.
Distribuzione e Habitat
Distribuzione geografica
È presente in:
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Panamá centrale e orientale
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Colombia nord-occidentale (Regione del Chocó e Valle del Río Atrato)
La sua distribuzione è limitata alla fascia tropicale tra la costa pacifica e la parte interna della foresta umida.
Habitat preferito
Abita ambienti quali:
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Foreste pluviali tropicali primarie
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Foreste secondarie rigenerate
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Foreste a galleria lungo corsi d'acqua
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Piantagioni e ambienti agroforestali (in modo opportunistico)
È un animale arboricolo e si sposta soprattutto nella media e alta volta forestale, ma non disdegna i livelli inferiori in cerca di cibo.
Caratteristiche morfologiche
Dimensioni
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Lunghezza del corpo: 23–25 cm
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Lunghezza della coda: 30–40 cm
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Peso: 400–560 g
Aspetto
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Pelliccia: nero-marrone sul dorso, ventre più chiaro, con nuca rossastra
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Volto: glabro, nero, con una macchia bianca triangolare sulla fronte
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Ciuffi auricolari: bianchi o giallastri
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Coda: lunga, pelosa, rossastra con punta nera
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Occhi: grandi, rivolti in avanti
Non presenta dimorfismo sessuale evidente.
Comportamento e abitudini
Attività
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Diurno e arboricolo
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Attivo soprattutto nelle prime ore del mattino e nel pomeriggio
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Si muove agilmente tra i rami tramite salti e arrampicate
Organizzazione sociale
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Vive in gruppi familiari di 3–7 individui
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Struttura cooperativa, spesso poliandrica (una femmina con più maschi)
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Dominanza femminile: solo una femmina si riproduce per gruppo
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Tutti i membri partecipano alle cure parentali
Territorialità
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Il gruppo difende attivamente il proprio territorio (5–10 ettari circa)
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Usa vocalizzazioni e marcature odorose per delimitare l’area
Comunicazione
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Ricco repertorio vocale: fischi, trilli, raschiati
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Comunicazione tattile attraverso il grooming sociale
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Segnali olfattivi per il riconoscimento reciproco e lo stato riproduttivo
Alimentazione
Specie onnivora opportunista. La dieta varia in base alla stagione:
Componenti principali:
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Frutta matura (costituisce la base)
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Insetti (cicale, grilli, coleotteri, larve)
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Piccoli vertebrati (occasionalmente lucertole o nidiacei)
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Nettare, linfa, gomme vegetali
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Fiori e foglie tenere
È un dispersore di semi molto importante per la rigenerazione forestale.
Riproduzione e ciclo vitale
Accoppiamento e gestazione
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Sistema poliandrico (una femmina dominante con più partner maschi)
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Gestazione: 140–145 giorni
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Nascita di solito di due gemelli
Cure parentali
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Il maschio (o i maschi) trasportano i piccoli, la madre li allatta
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Anche altri membri del gruppo possono aiutare, rendendo il sistema cooperativo
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I piccoli iniziano a esplorare a 3–4 settimane, svezzamento a 3 mesi
Maturità sessuale
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Raggiunta intorno ai 18–24 mesi
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Vita media in natura: circa 13 anni, fino a 20 in cattività
Ruolo ecologico
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Dispersore di semi di varie specie vegetali
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Aiuta nella stratificazione forestale mantenendo la biodiversità
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Preda per:
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Rapaci diurni (es. Micrastur)
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Serpenti arboricoli
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Carnivori come il margay
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Minacce e conservazione
Minacce principali
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Deforestazione e frammentazione dell’habitat
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Agricoltura intensiva e urbanizzazione
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Commercio illegale di animali esotici
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Predazione da parte di specie introdotte (es. cani e gatti randagi)
Stato di conservazione
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IUCN Red List: Near Threatened (NT)
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Inclusa in CITES Appendice I
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Presente in varie aree protette in Panamá e Colombia
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Soggetta a programmi di conservazione ex situ in zoo e centri di ricerca
Curiosità
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Il nome "Geoffroyi" onora Étienne Geoffroy Saint-Hilaire, naturalista francese
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Viene talvolta chiamato "scimmietta con baffi", per la colorazione facciale
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È uno dei pochi primati con una struttura sociale fortemente cooperativa e paritaria
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Studiato in etologia per la sua flessibilità comportamentale in ambienti antropizzati
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È tra i tamarini più adattabili, tollerando habitat secondari e bordi agricoli
Autore: Roberto Vatore