Classificazione scientifica

Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Classe: Mammalia
Infraclasse: Marsupialia
Ordine: Dasyuromorphia
Famiglia: Dasyuridae
Genere: Dasyurus
Specie: Dasyurus viverrinus (Shaw, 1800)


Descrizione generale

Il Dasyurus viverrinus, comunemente noto come quoll orientale o quoll dalla coda maculata, è un piccolo marsupiale carnivoro nativo dell’Australia sud-orientale e della Tasmania. Appartenente alla famiglia dei Dasyuridi, è una delle sei specie di quoll ancora esistenti. Si caratterizza per il corpo snello e maculato, il comportamento predatore e una dieta varia. Storicamente diffuso anche sul continente australiano, oggi sopravvive solo in natura in Tasmania, dove svolge un ruolo ecologico importante come predatore opportunista.


Distribuzione e Habitat

Distribuzione geografica

  • Storica: sud-est dell’Australia continentale, da Queensland meridionale a Victoria

  • Attuale: principalmente Tasmania (isole principali e alcune isole costiere)

  • Reintroduzioni: in corso in zone controllate del continente australiano, come nel parco nazionale di Booderee (NSW)

Habitat preferito

  • Foreste e boscaglie temperate

  • Praterie e aree agricole (particolarmente in Tasmania)

  • Zone con copertura vegetale fitta e accesso a rifugi naturali (tronchi, rocce, tane)

  • In prossimità di corsi d’acqua o habitat umidi


Caratteristiche morfologiche

Dimensioni

  • Lunghezza corporea: 35–45 cm

  • Lunghezza coda: 20–30 cm

  • Peso: 0,9–1,3 kg (maschi generalmente più grandi delle femmine)

Aspetto

  • Corpo allungato e snello

  • Pelliccia marrone scura con numerose macchie bianche sul dorso

  • Coda lunga e folta, spesso con macchie

  • Muso appuntito, orecchie rosee e relativamente grandi

  • Occhi prominenti, adatti alla visione notturna

Scheletro e dentizione

  • Dentizione da carnivoro generalista: incisivi e canini affilati, molari tritatori

  • Cranio allungato con arcate zigomatiche ben sviluppate

  • Articolazioni flessibili che facilitano l’arrampicata

  • Muscolatura sviluppata nei mascellari per trattenere prede


Comportamento e abitudini

Attività

  • Principalmente notturno e crepuscolare

  • Attivo durante tutta l’anno, ma con ridotta attività in giornate fredde

  • Può percorrere lunghe distanze durante la notte in cerca di cibo

  • Ottimo arrampicatore e scavatore occasionale

Territorialità

  • Animale solitario, con territori sovrapponibili ma difesi tramite segnali olfattivi

  • Marca il territorio con secrezioni odorose prodotte da ghiandole anali

  • Gli scontri tra individui dello stesso sesso sono frequenti in periodo riproduttivo

Tane

  • Utilizza cavità in tronchi, tane scavate, fessure rocciose o nidi abbandonati

  • Cambia rifugio frequentemente per evitare predatori e parassiti

  • Le tane offrono protezione e vengono anche utilizzate per allevare i piccoli


Alimentazione

Dieta

Carnivoro opportunista. Si nutre di:

  • Insetti e invertebrati (coleotteri, ortotteri, lombrichi)

  • Piccoli vertebrati (anfibi, lucertole, roditori, uccelli)

  • Carogne (inclusi resti di marsupiali e uccelli)

  • Talvolta frutta, semi e funghi

Adattamenti alimentari

  • Apparato digerente corto, adatto a dieta ricca di proteine

  • Forte olfatto per individuare prede anche sotto terra

  • Mandibole potenti per rompere esoscheletri e ossa piccole

  • Dentizione adattata al taglio e strappo della carne


Riproduzione e ciclo vitale

Accoppiamento

  • Stagionale: accoppiamenti concentrati tra fine autunno e inizio inverno (maggio-luglio)

  • I maschi competono intensamente per l’accesso alle femmine

  • Dopo l’accoppiamento, il maschio non partecipa alla cura della prole

Gestazione e sviluppo

  • Gestazione breve: 19–21 giorni

  • Partorisce da 4 a 6 piccoli (fino a 8)

  • I piccoli si attaccano ai capezzoli nel marsupio, dove rimangono per 8 settimane

  • Dopo l’uscita dal marsupio, vengono lasciati in nidi protetti

  • Svezzamento completo intorno ai 4-6 mesi

Maturità sessuale

  • Raggiunta intorno ai 10–12 mesi

  • Vita media in natura: 2–4 anni

  • In cattività può vivere fino a 7 anni


Ruolo ecologico

  • Predatore meso-carnivoro, aiuta a controllare popolazioni di roditori e insetti

  • Scavando per cercare cibo, contribuisce al rimescolamento del suolo

  • Potenziale vettore di semi ingeriti accidentalmente (attraverso frutti)

  • Competitore ecologico diretto del gatto selvatico e della volpe rossa (introdotti)


Minacce e conservazione

Minacce principali

  • Predazione da parte di specie introdotte: gatti e volpi

  • Perdita e frammentazione dell’habitat

  • Investimenti stradali

  • Uso di rodenticidi e pesticidi

  • Cambiamenti climatici e incendi boschivi

  • Malattie trasmesse da altre specie

Stato di conservazione

  • IUCN Red List: Endangered (EN)

  • Scomparso dal continente australiano dagli anni ’60

  • Popolazioni residue in Tasmania (in declino ma ancora vitali)

  • Reintroduzioni in atto in riserve controllate


Curiosità

  • Viene talvolta chiamato "gatto nativo" per la sua agilità e abitudini predatrici

  • Ha un odore muschiato caratteristico, dovuto a secrezioni ghiandolari

  • I piccoli appena nati sono delle dimensioni di un chicco di riso

  • Figura nella mitologia aborigena come spirito dei boschi

  • Le femmine non possiedono una vera tasca marsupiale, ma una piega ventrale che protegge i piccoli

  • Il colore del mantello può variare dal marrone scuro al nero, sempre con macchie bianche

 

Autore: Roberto Vatore