Classificazione scientifica
-
Regno: Plantae
-
Phylum: Tracheophyta
-
Classe: Magnoliopsida
-
Ordine: Fagales
-
Famiglia: Fagaceae
-
Genere: Quercus
-
Specie: Quercus coccifera
Descrizione generale
Quercus coccifera, comunemente chiamata coccifera o carrubo spinoso, è un arbusto o piccolo albero sempreverde appartenente alla famiglia delle Fagaceae. Si caratterizza per il suo portamento cespuglioso, le foglie coriacee e spinose, e la produzione di ghiande tipiche delle querce. Rappresenta una specie molto adattabile ai climi caldi e secchi, tipica della macchia mediterranea. Il suo nome deriva dalla Kermes vermilio, una cocciniglia che vive su questa pianta e da cui, in passato, si ricavava una tintura rossa.
Distribuzione geografica
-
È ampiamente distribuita nell'area mediterranea, compresa:
-
l’Europa meridionale (Spagna, Francia meridionale, Italia, Grecia),
-
il Nord Africa (Marocco, Algeria, Tunisia),
-
il Vicino Oriente (Turchia, Siria, Libano, Israele).
-
-
In Italia è particolarmente diffusa nelle regioni costiere tirreniche, nelle isole (Sardegna, Sicilia) e in alcune aree interne del sud.
Habitat
-
Predilige ambienti caldi e aridi, come:
-
macchie mediterranee,
-
garighe,
-
boscaglie costiere,
-
versanti rocciosi e terreni calcarei.
-
-
Si sviluppa dal livello del mare fino a circa 1200 metri di altitudine.
-
Resiste bene alla siccità, alla salinità del suolo e ai venti marini.
-
Ha una buona capacità di ricaccio dopo incendi o danneggiamenti.
Morfologia
Fusto e chioma
-
Portamento: generalmente cespuglioso, talvolta in forma di piccolo albero che può raggiungere 4-6 metri di altezza.
-
Corteccia: liscia nei giovani rami, grigiastra o bruno-scura e rugosa negli esemplari adulti.
-
Rami: fitti e intricati, spesso spinosi.
Foglie
-
Forma: ovate o ellittiche, lunghe 2-6 cm.
-
Margine: fortemente dentato o spinoso, soprattutto negli individui giovani.
-
Superficie:
-
Superficie superiore: verde scuro e lucida.
-
Superficie inferiore: più chiara, a volte con peluria.
-
-
Persistenza: sempreverde; le foglie vengono sostituite gradualmente.
Fiori
-
Fioritura: in primavera (da aprile a maggio).
-
Infiorescenze:
-
Maschili: amenti penduli giallastri.
-
Femminili: piccoli fiori isolati o in gruppi di 2-3.
-
-
Sono anemofili (impollinazione tramite vento).
Frutti
-
Tipo: ghianda.
-
Caratteristiche:
-
Lunga circa 2-3 cm,
-
Circondata per un terzo da una cupola squamosa e spinosa,
-
Maturazione: impiega circa 18 mesi a maturare completamente.
-
-
Le ghiande sono amare, contrariamente a quelle di altre querce, a causa della presenza di tannini.
Alimentazione ecologica
-
Le ghiande di Quercus coccifera sono consumate da:
-
cinghiali,
-
roditori,
-
uccelli granivori.
-
-
Tuttavia, per l'alto contenuto di tannini, non sono particolarmente appetibili come quelle di Quercus ilex.
Riproduzione e sviluppo
-
Si riproduce sia:
-
Sessualmente tramite semi (ghiande),
-
Vegetativamente tramite polloni radicali o ricacci da ceppaia.
-
-
La crescita è lenta, ma la pianta è estremamente longeva.
-
È in grado di colonizzare rapidamente aree disturbate (es. terreni incendiati).
Etologia ecologica
-
Forma associazioni molto fitte nella macchia mediterranea, talvolta come specie dominante.
-
Concorre alla formazione di suolo grazie al suo apporto di materia organica e alla protezione dall'erosione.
-
Partecipante attivo nella successione ecologica in ambienti degradati.
Ruolo ecologico
-
Fornisce rifugio e riparo per numerosi piccoli mammiferi, rettili e uccelli.
-
Le sue radici aiutano a stabilizzare il suolo e a prevenire l'erosione.
-
Importante per la rigenerazione naturale dopo incendi forestali, grazie alla notevole resilienza.
Stato di conservazione
-
Quercus coccifera non è considerata specie minacciata.
-
È una delle piante più resistenti e adattabili del Mediterraneo.
-
Le principali minacce includono:
-
Urbanizzazione delle aree costiere,
-
Pascolo intensivo,
-
Incendi ripetuti che possono, a lungo termine, degradare gli habitat naturali.
-
Curiosità
-
Dal suo nome deriva il termine "cocciniglia" (dal latino coccinus, "rosso scarlatto"), in riferimento alla Kermes vermilio, un insetto parassita da cui si estraeva un prezioso colorante rosso, usato fin dall’antichità.
-
In passato, la tintura di kermes ottenuta da questa cocciniglia era molto ricercata per la colorazione dei tessuti di pregio.
-
È una pianta estremamente importante culturalmente nella tradizione rurale mediterranea: utilizzata per legna da ardere, carbonizzazione (per produrre carbone vegetale) e talvolta per siepi difensive.
-
In alcune aree viene ancora usata nella lotta contro la desertificazione grazie alla sua resistenza alla siccità e alla capacità di rigenerazione.
Autore: Roberto Vatore