Lopha cristagalli

Classificazione scientifica

  • Regno: Animalia

  • Phylum: Mollusca

  • Classe: Bivalvia

  • Ordine: Ostreida

  • Famiglia: Ostreidae

  • Genere: Lopha

  • Specie: Lopha cristagalli (Linnaeus, 1758)


Descrizione generale

La Lopha cristagalli, comunemente nota come “ostrica spinosa” o “ostrica cornuta”, è un bivalve marino appartenente alla famiglia Ostreidae. È facilmente riconoscibile per il suo robusto guscio fortemente irregolare, decorato da vistose spine radiali, che conferiscono all’organismo un aspetto ruvido e “corazzato”. Questa specie ha una morfologia molto distinta, ed è spesso usata anche a fini ornamentali o collezionistici. Vive cementata ai substrati duri, e presenta un marcato dimorfismo tra le due valve.


Distribuzione geografica

La Lopha cristagalli ha una distribuzione tropicale e subtropicale ampiamente diffusa:

  • Presente nell’Oceano Indo-Pacifico, dal Mar Rosso e le coste orientali africane fino all’Australia, alla Polinesia, e al Giappone meridionale.

  • Segnalata anche nelle Filippine, Indonesia, Malesia, Papua Nuova Guinea e isole del Pacifico.

  • È una specie comune nelle barriere coralline, nelle lagune e lungo le coste rocciose tropicali.


Habitat

  • Vive in ambienti marini costieri, cementandosi su rocce, coralli morti o substrati duri.

  • Frequente nei reef corallini, a profondità comprese tra 0 e 30 metri.

  • Predilige acque limpide e ben ossigenate, soggette a moderata turbolenza.

  • Può colonizzare substrati artificiali come pontili, relitti e strutture sommerse.


Morfologia

Guscio

  • Dimensioni: normalmente tra 5 e 15 cm, ma può superare i 20 cm nei soggetti adulti.

  • Forma: molto irregolare, asimmetrica, con valve disuguali; la valva inferiore è più concava e cementata al substrato, la superiore è piatta o convessa.

  • Superficie: ruvida, con robuste costolature radiali ornate di spine o lobi appuntiti.

  • Colore: varia dal grigio al marrone porpora, con sfumature violacee o arancio all’interno della valva superiore; madreperlacea internamente.

  • Struttura: guscio molto calcificato e pesante, resistente all’erosione e alla predazione.

Corpo molle

  • Il mantello è ben sviluppato, spesso di colore scuro, e può presentare margini frangiati.

  • Il piede è ridotto e non funzionale alla locomozione.

  • Le branchie sono ben sviluppate e svolgono sia funzione respiratoria che alimentare.


Alimentazione

  • Filtratore sessile: si nutre di fitoplancton, particolato organico sospeso e microrganismi.

  • L’acqua viene pompata all’interno della cavità palleale attraverso le branchie, che trattengono le particelle alimentari.

  • Svolge un ruolo importante nella chiarificazione dell’acqua e nel ciclo dei nutrienti.


Riproduzione e sviluppo

  • Specie gonocorica: gli individui sono separati nei sessi, anche se alcuni studi indicano possibili ermafroditismi protandrici.

  • La fecondazione è esterna: uova e spermatozoi vengono rilasciati in acqua.

  • Lo sviluppo avviene attraverso una larva trocofora, seguita da una fase di veliger planctonica.

  • La larva si insedia poi su un substrato idoneo, metamorfosa e diventa sessile.


Etologia

  • Specie totalmente sessile: non si sposta in età adulta.

  • Presenta un comportamento difensivo passivo, facendo affidamento sul guscio spinato per scoraggiare i predatori.

  • Può vivere in aggregati densi, formando piccoli banchi o colonie.


Ruolo ecologico

  • Contribuisce alla formazione di habitat secondari: fornisce rifugio e substrato a spugne, alghe, crostacei e piccoli pesci.

  • Agisce come biofiltro naturale migliorando la qualità delle acque.

  • Preda di murene, granchi, stelle marine e alcuni pesci specializzati.

  • Indicatore della salute degli ambienti reef e costieri.


Stato di conservazione

  • Non classificata come specie minacciata secondo la IUCN.

  • Non è inclusa in CITES o in normative restrittive specifiche.

  • Potenzialmente vulnerabile a:

    • Acidificazione degli oceani

    • Sbiancamento corallino e perdita di habitat

    • Inquinamento chimico e sedimentazione

    • Raccolta eccessiva a fini ornamentali o commerciali


Curiosità

  • Il nome specifico cristagalli deriva dal latino e significa “cresta di gallo”, in riferimento alle spine appuntite del guscio che ricordano la cresta di un gallo.

  • In alcune culture del Sud-est asiatico è usata come ornamento o talismano.

  • È apprezzata dai collezionisti per la sua forma unica e per il colore vivace dell’interno della valva.

  • Studi recenti ne valutano il potenziale nella biorimozione di metalli pesanti attraverso la filtrazione.

 

Autore: Roberto Vatore