Classificazione scientifica
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Regno: Animalia
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Phylum: Chordata
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Classe: Mammalia
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Infraclasse: Prototheria
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Ordine: Monotremata
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Famiglia: Ornithorhynchidae
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Genere: Ornithorhynchus
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Specie: Ornithorhynchus anatinus (Shaw, 1799)
Descrizione generale
L’Ornithorhynchus anatinus, noto comunemente come ornitorinco, è uno dei pochissimi mammiferi ovipari esistenti. Endemico dell’Australia orientale e della Tasmania, rappresenta una delle specie più emblematiche e “enigmatiche” della fauna australasiana. Si distingue per il suo aspetto unico, con un corpo ricoperto di pelliccia bruna, un becco simile a quello di un’anatra, zampe palmate e una coda piatta e larga come quella di un castoro.
È un animale semi-acquatico, solitario e prevalentemente notturno o crepuscolare, noto per la sua eccezionale capacità di cacciare sott’acqua con l’ausilio dell’elettrolocalizzazione. Il maschio possiede un aculeo velenoso sugli arti posteriori, una rarità tra i mammiferi.
Distribuzione e Habitat
Distribuzione geografica
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Australia orientale: Queensland, Nuovo Galles del Sud, Victoria
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Tasmania
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Isole minori costiere associate
È assente in Australia centrale, settentrionale e occidentale.
Habitat preferito
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Fiumi e torrenti di acqua dolce, laghi e zone umide
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Preferisce acque limpide, con rive ricche di vegetazione e zone sabbiose o fangose per scavare tane
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Abita sia ambienti collinari che pianure fluviali, a quote variabili fino a 1.600 m
Caratteristiche morfologiche
Dimensioni
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Lunghezza corporea: 38–60 cm (inclusa la coda)
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Peso: 0,7–2,4 kg (maschi più grandi delle femmine)
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Coda: 10–15 cm
Aspetto
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Corpo allungato e idrodinamico
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Becco largo e appiattito, di colore grigio-nero, ricco di recettori sensoriali
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Peli fitti, marrone scuro, impermeabili, con sottopelo isolante
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Zampe palmate, con artigli (parzialmente retrattili)
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Coda piatta, usata come riserva di grasso e timone in acqua
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Occhi e orecchie piccole, prive di padiglione visibile
Scheletro e dentizione
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I giovani hanno denti molari, che cadono alla crescita e sono sostituiti da piastre cornee
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Cranio piatto, allungato
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Vertebre cervicali fuse parzialmente
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Assenza di padiglioni auricolari esterni
Comportamento e abitudini
Attività
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Animale notturno e crepuscolare, trascorre gran parte del giorno nelle tane
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Abile nuotatore: può restare in immersione per 30–60 secondi
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Nuota muovendo le zampe anteriori in alternanza; le posteriori e la coda servono da timone
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In superficie si muove lentamente, ma può essere scattante se minacciato
Territorialità
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Generalmente solitario, ogni individuo occupa un proprio areale fluviale
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Marca il territorio con secrezioni ghiandolari, ma non è fortemente territoriale come alcuni marsupiali
Tane
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Scava due tipi principali di tane:
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Tane di riposo: semplici, brevi, utilizzate durante il giorno
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Tane riproduttive: complesse, con camere e tunnel fino a 20 m
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L’entrata è spesso nascosta dalla vegetazione o sotto il livello dell’acqua
Alimentazione
Dieta
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Carnivoro: si nutre principalmente di:
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Insetti acquatici e loro larve
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Crostacei (gamberetti d'acqua dolce)
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Anellidi
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Molluschi
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Piccoli pesci
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Adattamenti alimentari
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Becco sensoriale dotato di recettori elettrosensibili e meccanocettori
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Caccia sott'acqua tenendo chiusi occhi, narici e orecchie
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Utilizza guance dilatabili per immagazzinare prede prima della masticazione fuori dall'acqua
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Sistema digestivo semplice, con stomaco poco differenziato
Riproduzione e ciclo vitale
Accoppiamento
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Stagionale, da fine inverno a primavera (luglio-ottobre)
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Il maschio compete per l’accesso alle femmine e difende il proprio areale
Deposizione e sviluppo
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La femmina depone 1–3 uova morbide e biancastre, incubate nel corpo per circa 28 giorni e poi covate per 10–12 giorni nella tana
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I piccoli nascono ciechi, nudi e pesano circa 1 grammo
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Allattamento tramite secrezione lattea da pori cutanei (assenza di capezzoli)
Crescita
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I piccoli restano nella tana per circa 3–4 mesi, allattati
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Vengono svezzati a circa 4–5 mesi
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Maturità sessuale: maschi 2 anni, femmine 1 anno
Longevità
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In natura: circa 10 anni
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In cattività: fino a 17 anni
Ruolo ecologico
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Controlla popolazioni di invertebrati acquatici
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Favorisce l’aerazione dei sedimenti fluviali con il foraggiamento
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Preda di grandi serpenti, rapaci notturni, varani e volpi (introdotte)
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È un bioindicatore della salute dei corsi d’acqua
Minacce e conservazione
Minacce principali
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Inquinamento idrico (pesticidi, metalli pesanti)
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Distruzione dell’habitat fluviale (sbarramenti, deforestazione delle rive)
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Cattura accidentale in reti da pesca
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Periodi di siccità prolungati (modificazioni del flusso d’acqua)
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Predazione da parte di specie introdotte (volpi, cani)
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Cambiamenti climatici: riduzione della portata dei fiumi
Stato di conservazione
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IUCN Red List: Near Threatened (NT)
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Protetto in tutto il territorio australiano
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Progetti di monitoraggio in corso (es. PlatypusSPOT)
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Riserve naturali e parchi nazionali a tutela degli habitat
Curiosità
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L’ornitorinco è uno dei cinque monotremi viventi (insieme ai quattro echidna)
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Il maschio ha un aculeo velenoso sugli arti posteriori, attivo durante la stagione riproduttiva: il veleno può causare dolore intenso e gonfiore nell’uomo
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È l’unico mammifero conosciuto a utilizzare l’elettrolocalizzazione
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Alla sua scoperta nel XVIII secolo, i naturalisti europei lo credettero un falso fabbricato cucendo insieme più animali
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Compare sulla moneta australiana da 20 centesimi
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In lingua dharug (aborigena) è noto come mallangong
Autore: Roberto Vatore