Descrizione Ordine:

In quest'ordine vi appartengono molte delle specie che frequentano habitus acquatici. Presentano corporatura ampia con zona inferiore appiattita, collo da medio a lungo e zampe piuttosto brevi con dita palmate.
Il becco è di solito slargato e sottile, con un'«unghia» cornea verso la punta che in talune specie termina con un uncino poco accennato. Sui lati le mandibole, in moltissime specie, presentano lamelle a pettine che fungono da setaccio per trattenere le particelle alimentari, mentre la lingua è discretamente spessa e provvista ai margini di corte formazioni spinose utili per afferrare e manipolare quanto verrà inghiottito.
La posizione arretrata delle zampe (indietro rispetto al baricentro) delle specie acquatiche rendono il loro movimento sul terreno lento e impacciato. D'altra parte questo accorgimento consente alle specie quali anatre tuffatrici, smerghi, anatre dalla coda rigida, di muoversi a loro perfetto agio nell'elemento liquido. Pochissime anatre (come lo Smergo minore) si immergono servendosi anche delle ali, che generalmente vengono tenute aderenti al corpo. Nelle specie più legate alla terra come le oche e le tadorne, invece, le zampe sono più lunghe e occupano una posizione più centrale; ciò  rende la postura più eretta e la deambulazione meno difficoltosa.


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