Classificazione scientifica

Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Classe: Mammalia
Ordine: Artiodactyla
Famiglia: Bovidae
Sottofamiglia: Bovinae
Genere: Bos
Specie: Bos gaurus (Smith, 1827)


Descrizione generale

Il Bos gaurus, comunemente noto come gaur, è il più grande bovide selvatico vivente. Originario dell’Asia meridionale e sud-orientale, è una specie robusta e massiccia, caratterizzata da un corpo possente, arti forti e una muscolatura ben sviluppata. Il gaur è prevalentemente diurno, ma nelle aree disturbate dall'uomo tende ad assumere abitudini notturne. Vive in piccoli gruppi sociali e si nutre principalmente di vegetazione erbacea, foglie e germogli. A causa della perdita dell'habitat e della pressione venatoria, il gaur è considerato vulnerabile in molte parti del suo areale.


Distribuzione e Habitat

Distribuzione geografica

  • Subcontinente indiano (India, Nepal, Bhutan, Bangladesh)

  • Penisola Indocinese (Myanmar, Laos, Cambogia, Vietnam)

  • Thailandia e Malaysia

  • Sud della Cina (province di Yunnan e Guangxi)

  • Alcune popolazioni isolate in Sri Lanka (probabilmente estinte in natura)

Habitat preferito

  • Foreste tropicali sempreverdi e semi-sempreverdi

  • Foreste decidue e monsoniche

  • Zone collinari e pedemontane tra i 200 e i 1800 m s.l.m.

  • Predilige ambienti con accesso a fonti d’acqua e ricca vegetazione

Il gaur evita zone densamente popolate dall’uomo e foreste primarie troppo fitte, preferendo ambienti eterogenei con praterie e macchie arbustive intercalate a boschi.


Caratteristiche morfologiche

Dimensioni

  • Lunghezza corporea: 250–330 cm

  • Altezza al garrese: 165–220 cm (i maschi sono più alti delle femmine)

  • Peso: 650–1000 kg (alcuni maschi superano anche i 1200 kg)

Aspetto

  • Corpo imponente, con dorso arcuato e spalle molto sviluppate

  • Testa grande con fronte prominente e muso largo

  • Occhi scuri, espressivi, orecchie larghe e mobili

  • Corna presenti in entrambi i sessi: spesse, ricurve all’esterno e in alto, con punte appuntite e lisce

  • Colore del mantello: da marrone scuro a nero negli adulti, più chiaro nei giovani

  • Zampe relativamente lunghe, con stinchi bianco-giallastri ben distinti

  • Maschi con cresta dorsale pronunciata; femmine più snelle e con corna più piccole

Scheletro e dentizione

  • Cranio robusto con cresta frontale sviluppata per l’inserzione muscolare

  • Denti bunodonti adattati alla masticazione di materiale vegetale fibroso

  • Stomaco ruminante diviso in quattro comparti per una digestione efficiente della cellulosa


Comportamento e abitudini

Attività

  • Prevalentemente diurno, con picchi di attività all’alba e al tramonto

  • In ambienti disturbati diventa notturno

  • Generalmente calmo e placido, ma può diventare estremamente aggressivo se minacciato

Territorialità

  • Non strettamente territoriale

  • Maschi adulti tendono a vivere solitari o si uniscono temporaneamente a gruppi femminili durante la stagione riproduttiva

Raggruppamenti

  • Gruppi matriarcali di 8–20 individui, costituiti da femmine adulte e piccoli

  • Maschi subadulti possono formare gruppi separati (bachelor groups)

  • Gerarchia sociale ben definita, mantenuta attraverso posture e vocalizzazioni


Alimentazione

Dieta

Erbivoro generalista, si nutre principalmente di:

  • Graminacee (soprattutto bambù)

  • Germogli, foglie e ramoscelli di piante arbustive

  • Frutti caduti

  • Cortecce e liane in condizioni di scarsità

Adattamenti alimentari

  • Stomaco ruminante altamente efficiente

  • Capacità di digerire materiale fibroso grazie a una flora batterica specializzata

  • Comportamento alimentare flessibile in base alla stagione e disponibilità di risorse


Riproduzione e ciclo vitale

Accoppiamento

  • Stagionale, generalmente tra novembre e febbraio (varia in base alla regione)

  • I maschi competono attraverso posture, spintoni e a volte combattimenti ritualizzati

Gestazione e sviluppo

  • Gestazione: circa 270 giorni

  • Alla nascita il piccolo pesa tra i 22 e i 35 kg

  • Viene svezzato dopo 7–12 mesi

  • Resta vicino alla madre fino all’età subadulta

Maturità sessuale

  • Femmine: 2–3 anni

  • Maschi: 3–4 anni (ma non dominanti prima dei 6 anni)

Longevità

  • In natura: fino a 20 anni

  • In cattività: fino a 30 anni


Ruolo ecologico

  • Importante regolatore delle comunità vegetali grazie al pascolo

  • Favorisce la rigenerazione di alcune specie vegetali attraverso la dispersione dei semi

  • Costituisce una preda potenziale per grandi predatori come la tigre del Bengala (Panthera tigris tigris)

  • Contribuisce all’apertura di sentieri nella vegetazione, facilitando il passaggio per altre specie


Minacce e conservazione

Minacce principali

  • Perdita dell’habitat (deforestazione, conversione agricola)

  • Bracconaggio per carne, corna e trofei

  • Malattie trasmesse da bestiame domestico

  • Ibridazione con bovini domestici (Bos indicus) in alcune aree

  • Disturbo antropico e frammentazione delle popolazioni

Stato di conservazione

  • IUCN Red List: Vulnerable (VU)

  • In alcune aree locali considerato in pericolo critico

  • Protetto in diversi parchi nazionali e riserve (es. Nagarhole, Periyar, Khao Yai)

Azioni di conservazione

  • Programmi anti-bracconaggio

  • Progetti di reintroduzione (es. India centrale)

  • Iniziative comunitarie per mitigare il conflitto uomo-fauna

  • Monitoraggi GPS e fototrappole per studiarne i movimenti


Curiosità

  • È talvolta chiamato “bisonte indiano” per la sua imponente corporatura

  • I maschi dominanti possono emettere muggiti profondi udibili a oltre 1 km di distanza

  • Il gaur è l’antenato diretto del Bos frontalis (gayal), una forma domestica diffusa in Asia

  • Alcune popolazioni sono state oggetto di programmi di allevamento ex situ nei giardini zoologici

  • Nonostante la mole, è capace di movimenti rapidi e agili in foresta densa

  • È venerato in molte culture asiatiche come simbolo di forza e fertilità

 

Autore: Roberto Vatore