Pecten maximus

 

Classificazione scientifica

  • Regno: Animalia

  • Phylum: Mollusca

  • Classe: Bivalvia

  • Ordine: Pectinida

  • Famiglia: Pectinidae

  • Genere: Pecten

  • Specie: Pecten maximus (Linnaeus, 1758)


Descrizione generale

La Pecten maximus, conosciuta comunemente come capasanta atlantica, è un mollusco bivalve marino della famiglia Pectinidae. È una delle specie più grandi e iconiche del suo gruppo, facilmente riconoscibile per le sue valve a forma di ventaglio e la capacità, unica tra molti bivalvi, di nuotare attivamente grazie all’apertura e chiusura rapida delle valve. Rappresenta una specie chiave nei fondali sabbiosi e ghiaiosi delle coste temperate europee ed è anche molto apprezzata dal punto di vista gastronomico.


Distribuzione e Habitat

Distribuzione geografica

La Pecten maximus è presente lungo le coste atlantiche europee, con un areale che si estende:

  • Dal Mare del Nord e le coste meridionali delle Isole Britanniche

  • Alla Francia atlantica e Spagna settentrionale

  • Fino alla penisola iberica, Portogallo e Marocco settentrionale

È assente dal Mar Mediterraneo, dove è invece presente la congenere Pecten jacobaeus.

Habitat

Vive su fondali sabbiosi, ghiaiosi o con piccoli detriti molli, generalmente:

  • A profondità comprese tra i 5 e i 100 metri

  • Più frequentemente tra i 15 e i 40 metri

Preferisce acque ben ossigenate e moderate correnti di fondo. Può essere parzialmente infossata nel sedimento, soprattutto in fase giovanile, ma da adulta si muove attivamente per sfuggire ai predatori.


Caratteristiche morfologiche

Valva e guscio

  • Dimensioni: fino a 21 cm di diametro, tra le più grandi del genere Pecten

  • Peso: da 100 a 400 g, in base all'età

  • Colorazione: variabile dal bianco-crema al bruno-arancio, con bande radiali; la valva inferiore (destra) è più convessa della superiore

  • Struttura: le valve mostrano costolature radiali (circa 15–17) ben marcate, con margini finemente dentellati

  • Presenza di orecchiette asimmetriche ai lati della cerniera

Anatomia interna

  • Muscolo adduttore centrale molto sviluppato, responsabile della chiusura delle valve

  • Branchie grandi, utilizzate sia per la respirazione che per la filtrazione del cibo

  • Occhietti sensoriali (fino a 200) disposti lungo il margine del mantello, sensibili alla luce e al movimento


Comportamento e biologia

Alimentazione

Specie filtratrice, si nutre principalmente di:

  • Fitoplancton

  • Diatomee

  • Particelle organiche in sospensione

La corrente d'acqua è generata dal battito ciliare delle branchie, che permette anche la respirazione.

Movimento

A differenza della maggior parte dei bivalvi, la Pecten maximus è mobile: può nuotare a scatti per brevi distanze aprendo e chiudendo rapidamente le valve, generando una propulsione a getto d’acqua. Questo comportamento è una strategia difensiva contro predatori come stelle marine o granchi.


Riproduzione e ciclo vitale

Riproduzione

  • Specie ermafrodita proterandrica: inizia la vita come maschio, poi diventa femmina

  • Riproduzione sessuata esterna: le uova e gli spermatozoi sono liberati nell’acqua

  • Periodo riproduttivo: tarda primavera – estate

Sviluppo

  • Dopo la fecondazione, la larva attraversa lo stadio veliger, planctonico, per circa 2–3 settimane

  • Successivamente si insedia sul fondale e subisce la metamorfosi in forma bentonica

  • Raggiunge la maturità sessuale attorno ai 2–3 anni, con una vita media di 6–10 anni, anche oltre in condizioni ideali


Ruolo ecologico

  • Importante filtratore negli ecosistemi costieri, aiuta a mantenere l’acqua limpida

  • Specie base per numerosi predatori bentonici (stelle marine, murici, granchi, razze)

  • Contribuisce al turnover del sedimento, rimescolando il substrato con i movimenti

  • Serve da bioindicatore per la qualità dell’ambiente marino, in quanto sensibile a inquinanti e cambiamenti del pH


Pesca e impatto antropico

Importanza commerciale

  • Specie di grande interesse ittico, soprattutto in Francia (es. Baia di Saint-Brieuc), Regno Unito e Spagna

  • Raccolta tramite dredge (draghe) e immersione subacquea

  • La parte edibile è il muscolo adduttore, apprezzato in gastronomia per la sua consistenza e sapore delicato

Gestione e sostenibilità

  • Sottoposta a regolamenti specifici: quote, taglie minime (in genere 11 cm), stagionalità della pesca

  • In alcune aree si praticano progetti di ripopolamento e gestione condivisa con i pescatori

  • Rischi principali: sovrapesca, distruzione dell’habitat bentonico, inquinamento e cambiamenti climatici (acidificazione degli oceani)


Curiosità

  • Il nome “Pecten” significa “pettine” in latino, per la somiglianza con la forma radiale delle coste sul guscio

  • La valva della Pecten maximus è spesso usata come simbolo: ad esempio, è l’emblema del Cammino di Santiago e il logo della compagnia petrolifera Shell

  • Alcuni studi hanno osservato che Pecten maximus possiede proteine fotorecettive complesse nei suoi occhi, che gli permettono di distinguere forme e movimento

  • I giovani esemplari sono molto vulnerabili alla predazione e spesso si rifugiano in substrati più complessi per sfuggire ai predatori

Autore: Roberto Vatore