Classificazione scientifica

Regno: Animalia
Phylum: Mollusca
Classe: Gastropoda
Ordine: Littorinimorpha
Famiglia: Aporrhaidae
Genere: Aporrhais
Specie: Aporrhais occidentalis (Michaud, 1828)


Descrizione generale

Aporrhais occidentalis è un gasteropode marino appartenente alla famiglia Aporrhaidae, noto per la sua forma caratteristica e per la presenza di espansioni laterali (digitazioni) sulla parte terminale del guscio. Questo mollusco presenta un aspetto elegante e piuttosto ornamentale, rendendolo facilmente riconoscibile, anche per i collezionisti di conchiglie.


Distribuzione geografica

Aporrhais occidentalis è distribuito lungo le coste nord-orientali dell’Oceano Atlantico, con una particolare concentrazione nelle acque europee.

  • Presente nel Mar Mediterraneo occidentale (soprattutto bacino tirrenico e algero-provenzale).

  • Segnalata anche nelle acque portoghesi e spagnole, lungo l’Atlantico europeo.

  • Occasionalmente rinvenuta nel Golfo di Biscaglia.


Habitat

Vive in ambienti bentonici, prevalentemente su fondali sabbiosi o sabbioso-fangosi.

  • Profondità: generalmente tra i 10 e i 200 metri, più comune tra i 20 e i 100 m.

  • Predilige fondali mobili, ben ossigenati, ricchi di materia organica.

  • Spesso associata a zone con buona circolazione idrica e ricambio detritico.


Morfologia

Guscio

  • Dimensioni: tra 25 e 45 mm di lunghezza; alcuni esemplari eccezionali possono superare i 50 mm.

  • Forma: allungata, con una spira ben sviluppata e una base espansa dotata di digitazioni ramificate.

  • Superficie: presenta coste assiali marcate e spirali ornamentali fini; l’aspetto è rigido e sculturato.

  • Colore: tipicamente biancastro o giallastro, talvolta con sfumature aranciate o rosate, più evidente nei giovani esemplari.

  • Apertura: ovale, con bordo esterno espanso e digitato; columella liscia, senza pieghe marcate.

  • Digitazioni: 3-5 espansioni laterali molto sviluppate nel margine esterno, utilizzate per stabilità sul substrato.

Corpo molle

  • Poco visibile durante l’osservazione diretta, poiché l’animale tende a rimanere retratto nel guscio.

  • Piede relativamente largo e robusto, utile per ancorarsi ai fondali sabbiosi.

  • Tentacoli cefalici ben sviluppati, occhi situati alla base.


Alimentazione

Aporrhais occidentalis è un detritivoro e micro-carnivoro bentonico.

  • Si nutre di detrito organico, microalghe e piccoli invertebrati presenti sul fondo.

  • Utilizza una radula a denti semplici per raschiare e ingerire particelle nutritive dal substrato.

  • Può ingerire anche piccole quantità di sabbia, utile per facilitare la digestione del materiale organico associato.


Riproduzione e sviluppo

  • Specie a sessi separati (gonocorica), con riproduzione sessuata.

  • La fecondazione è interna. Le femmine depongono capsule ovigere adese al substrato.

  • Lo sviluppo prevede una fase larvale planctonica (veliger), che consente la dispersione delle larve.

  • La durata della fase larvale varia in base alla temperatura e alla salinità delle acque.


Etologia

  • Specie prevalentemente notturna o attiva al crepuscolo.

  • Durante il giorno può restare parzialmente infossata o inattiva nel substrato.

  • Movimento lento ma continuo sul fondo marino, facilitato dalla forma del piede e dalla conformazione del guscio.

  • Sensibile a stimoli chimici e tattili, ma con capacità sensoriali limitate.


Ruolo ecologico

Aporrhais occidentalis riveste un ruolo importante nella dinamica del benthos:

  • Contribuisce al riciclo della materia organica e al mantenimento della qualità del sedimento.

  • Serve da preda per molte specie bentofaghe, inclusi pesci piatti, crostacei e policheti predatori.

  • Considerata una specie indicatrice per lo studio delle comunità bentoniche costiere e della qualità ambientale.


Stato di conservazione

  • Non classificata come specie minacciata.

  • Non inserita nelle liste IUCN o in normative CITES.

  • Tuttavia, la popolazione può subire impatti localizzati da:

    • Attività di dragaggio e pesca a strascico.

    • Inquinamento da idrocarburi e metalli pesanti.

    • Alterazioni del fondo marino (riempimenti, portualizzazioni, opere di difesa costiera).


Curiosità

  • Il guscio di Aporrhais occidentalis è molto apprezzato dai collezionisti per la sua morfologia unica, in particolare per le digitazioni laterali.

  • Il nome del genere Aporrhais deriva dal greco antico “ἀπορῥαίω” (aporraío), che significa “scorrere fuori” o “espandersi”, in riferimento alla forma del labbro esterno del guscio.

  • Spesso confusa con la congenere Aporrhais pespelecani, da cui si distingue per dettagli nella forma delle digitazioni e nella distribuzione geografica.

  • Gli esemplari fossili del genere Aporrhais sono conosciuti fin dal Mesozoico, conferendo al gruppo una grande rilevanza paleontologica.

 

Autore: Roberto Vatore